Da Kvara a Rashford: i colpi del mercato invernale

martedì 4 febbraio 2025


Gennaio sembrava non finire più. La malinconia dovuta al ritorno dalle feste, dai lunghi giorni lavorativi e il freddo nordico che ha colpito il Paese del bel tempo è stata, almeno in parte, “smussata” dalle trattative – spesso esotiche – di questo calciomercato invernale. E se le prime pagine di questa parentesi di scambi sono state monopolizzate dalla partenza di Khvicha Kvaratskhelia, che ormai da qualche settimana è arrivato al Paris Saint-Germain per 70 milioni di euro, tanti altri calciatori si sono trovati dirottati lontano da casa per cercare di salvare le sorti di altri club, oppure, per provare a dare lo sprint finale per la vittoria di un titolo o una coppa. Come Marcus Rashford, ormai ex bandiera del Manchester United che era stato messo, senza troppi giri di parole, fuori rosa dal nuovo tecnico Rúben Amorim. L’ex red devil, che è entrato a Old Trafford quando ancora non aveva peli sulla pancia, è partito alla volta di Birmingham, diventando il nuovo numero nove dell’Aston Villa di Unai Emery. Adesso, il tecnico spagnolo potrà affrontare gli Ottavi di Champions League con un arma in più.

Un’altra stella del calcio mondiale ha cambiato casa. Si tratta del tuttocampista – e spesso attaccanteex Chelsea João Félix. A dirla tutta, il giovane prodigio del calcio internazionale ha pagato il suo passaggio a soli 20 anni dal Benfica all’Atletico Madrid, passando per due prestiti non proprio felici prima al Chelsea e poi al Barcellona, salvo essere comprato dai blues a titolo definitivo. E nell’ultimo giorno di mercato, forse non soddisfatto dai pochi minuti che la rosa chilometrica del Chelsea ha potuto finora offrirgli, ha deciso d’accordo con la dirigenza di cercare fortuna altrove, in Italia, a Milano, lato rossonero. Il Milan, chiaramente, non ci ha pensato due volte, e dopo aver spedito Álvaro Morata al Galatasaray e dopo aver accolto Santiago Giménez dal Feyenoord, ha visto possibile l’affare João Félix e ha detto, perché no? Certo, l’ombra di un mercato estivo fallimentare – Morata, Emerson Royal, lo stesso Paulo Fonseca – non scomparirà facilmente, ma gli innesti di gennaio sono di tutto rispetto: oltre al portoghese e al messicano, sono arrivati anche Kyle Walker dal Manchester City, Riccardo Sottil dalla Fiorentina e Warren Bondo (dal Monza) al posto di Ismaël Bennacer. Nel frattempo, Noah Okafor è andato al Napoli per prendere il posto di Kvara. Non da titolare, ma dietro David Neres, che ha provato a non far rimpiangere il georgiano e, finora, ci sta riuscendo.

A parte alcune operazioni di mercato confuse e prive di logica, come l’intero foglio di cessioni del Monza – che sembra proprio si stia preparando allo scivolo economico del campionato cadetto – o cessioni “culturalmente” difficili da spiegare, verrebbe da dire esotiche, come Andrea Belotti al Benfica o Dele Alli al Como, chi può dirsi “scontento” è proprio il tecnico dei partenopei, Antonio Conte. L’ex Juventus e Inter ha visto il suo fuoriclasse – uno dei calciatori, in potenza, migliori della sua generazione – fare le valigie e partire alla volta di Parigi, e come sostituto si è visto arrivare a Castel Volturno Okafor, che poche settimane prima aveva fallito le visite mediche con il Lipsia. Tutto ciò, dopo aver visto sfumare le trattative per Alejandro Garnacho e Karim Adeyemi, due attaccanti che avrebbero ben potuto sostituire il georgiano nell’undici del Napoli. Che al momento si sta giocando il titolo di campione d’Italia con l’Inter di Simone Inzaghi.


di Edoardo Falzon