martedì 10 dicembre 2024
Si complica la situazione legale di Gabriele Gravina. Un arbitro italiano, al momento rimasto anonimo, ha presentato un esposto alla Uefa nei confronti del presidente della Federazione italiana giuoco calcio, sostenendo che “il Tribunale penale di Roma ha stabilito in via cautelare che il presidente della Figc non possa dirsi estraneo ad una complessa operazione che ha visto l’uscita di denaro dalla Lega Pro (Serie C)e il suo ritorno, dopo numerosi passaggi di mano, alla disponibilità del presidente della Figc”. Questo perché lunedì scorso, gli inquirenti della procura della Capitale hanno ufficialmente chiuso le indagini a carico di Gravina, con la contestazione dell’accusa di autoriciclaggio. L’inchiesta, è stata avviata nel 2023. L’oggetto del procedimento riguarda presunte irregolarità, tra gli altri l’assegnazione del bando del 2018 per il canale tematico della Lega Pro di calcio alla Isg Ginko, la compravendita sfumata di una collezione di libri antichi e l’acquisto di un appartamento a Milano.
Le indagini sul presidente sono iniziate su impulso della procura nazionale antimafia, partendo da presunti illeciti emersi dall’inchiesta di Perugia su un’attività di dossieraggio che chiama in causa, tra gli altri, Pasquale Striano. Il presidente della Figc era stato sentito lo scorso marzo dopo che aveva chiesto di chiarire la sua posizione. Nell’occasione aveva depositato una memoria corredata da documenti e bonifici bancari. Poi, il 19 novembre scorso il Tribunale del riesame ha respinto l’appello dei pubblici ministeri sul sequestro preventivo di 140mila euro nei confronti di Gravina.
In una delle deposizioni del capo della Figc, lo stesso avrebbe affermato che le accuse contro di lui sarebbero scaturite dal rilascio di informazioni riservate da parte di un suo ex collaboratore, Emanuele Floridi, usate contro Gravina dal suo “acerrimo nemico” il senatore di Forza Italia e presidente della Lazio Claudio Lotito. Nello specifico, il presidente della Figc avrebbe dichiarato al procuratore Raffaele Cantone: “Quando sono arrivato in Federazione nel 2018, Lotito aveva una gestione del potere fine a se stesso. Anche in Lega Pro i rapporti non erano buoni e lui ha sempre proposto un candidato alternativo a me. So che Lotito e Floridi erano legati, ma lui era più legato a me”. Poi, a proposito di Floridi, Gravina ha precisato che loro due avevano “un rapporto di amicizia, confidenziale, ma nel 2019 i rapporti si sono incrinati per la sua interferenza nella politica federale attraverso Lotito. Floridi cercava di carpire informazioni”. Da lì in poi il clima si è fatto più teso: “Cominciai a ricevere lettere anonime su informazioni interne alla Federazione. Pensai ai miei collaboratori, poi la Digos mi disse che si trattava di Floridi attraverso il blog Sport insider”, ha spiegato il presidente della Figc.
Lotito, dal canto suo, ha negato di avere avuto un atteggiamento ostile nei confronti di Gravina: “Non ho mai depositato alla procura di Salerno documenti su Gravina e il blog Sport insider non so neanche cosa sia”, ha affermato il presidente della Lazio.
di Edoardo Falzon