martedì 26 novembre 2024
Dal 2026 le scuderie in pista saranno 11. General Motors/Cadillac si appresta a fare il suo esordio in Formula 1, come annunciato dalla stessa competizione e poi, di li a poco, dal presidente di Gm Mark Reuss. “Essendo l’apice del motorsport, la F1 richiede innovazione ed eccellenza senza confini. È un onore per General Motors e Cadillac unirsi alla serie di corse più prestigiosa al mondo. Siamo impegnati a competere con passione e integrità per elevare lo sport per i fan di tutto il mondo”, ha dichiarato il capo dell’azienda a stelle e strisce. Che aggiunge: “Questa è una piattaforma globale per dimostrare l’esperienza ingegneristica e la leadership tecnologica di Gm a un livello completamente nuovo”.
La tanto agognata decisione è arrivata dopo anni di tira e molla con Liberty Media, proprietaria dei diritti commerciali della Formula 1 e con sede in Colorado. Dopo che l’azienda aveva rifiutato l’iscrizione al campionato della Cadillac F1 quando a gestirla c’era il fondatore Michael Andretti – che ha successivamente lasciato la presidenza della squadra – è servito l’intervento del dipartimento di Giustizia Usa per forzare la mano e consentire le nozze tra la Formula e la General Motors. Adesso, la scuderia è gestita da Dan Towriss e Mark Walter, il proprietario dei Dodge Chargers e del Chelsea. Anche se si vocifera che Andretti sarà un super consulente, che conosce il settore e lo sport. Quindi, il fondatore potrebbe rientrare nella Cadillac dalla finestra. Per i primi due anni la scuderia utilizzerà motori Ferrari, ma dalla stagione 2028 Gm dovrebbe inaugurare il primo motore Cadillac per la competizione.
“Siamo entusiasti di collaborare con General Motors per portare una presenza dinamica in Formula 1”, ha dichiarato il co-presidente Towriss. “Insieme stiamo assemblando un team di livello mondiale che incarnerà l’innovazione americana e offrirà momenti indimenticabili ai fan”, ha aggiunto. L’ambassador del team Cadillac F1 sarà Mario Andretti, padre di Michael, campione del mondo nel 1978 con la Lotus. La Formula 1, precisa un comunicato, ha portato avanti la trattativa con General Motors e i suoi partner di Twg Global sull’ipotesi del nuovo ingresso in griglia, dopo che era stata avviata la valutazione commerciale e presa una prima decisione nel gennaio 2024. Nel corso di quest’anno sono stati raggiunti traguardi operativi ed è stato chiarito l’impegno reciproco a marchiare l’11° team General Motors/Cadillac.
Sono arrivate anche le parole di giubilo di Stefano Domenicali, l’amministratore delegato della Formula 1. “L’impegno di General Motors e Cadillac in questo progetto è una dimostrazione importante e positiva dell’evoluzione del nostro sport. Non vediamo l’ora di osservare i loro progressi e la crescita, certi della piena collaborazione e del supporto di tutte le parti coinvolte”, ha dichiarato il Ceo.
L’America ha provato diverse volte ad entrare e contare nel campionato di motorsport più famoso e blasonato al mondo. Dai tempi del primo (e unico) trionfo a stelle e strisce di una monoposto Usa con un pilota Usa al volante, quando i due geni Dan Gurney e Carroll Shelby vinsero il Gran premio del Belgio con la Anglo American Racers nel 1967. Poi, una sequela di insuccessi inanellati da team con nomi “curiosi” (Shadow, Parnelli, Penske) culminati nell’avventura del 2010 dell’Us F1, scuderia iscritta che non è riuscita a partecipare per problemi finanziari. Adesso, a portare the stars-spangled banner in Formula 1 è solo la Haas, dal 2016 ad oggi. Non proprio il team più vincente di sempre. Che la Cadillac F1 possa cambiare quest’inerzia?
di Edoardo Falzon