Sinner, il caso doping non è ancora chiuso

mercoledì 11 settembre 2024


Non finiscono le noie per il numero uno. Jannik Sinner, fresco di vittoria agli Us Open, deve ancora attendere per mettere una pietra sopra la sua vicenda legata al doping. L’infinitesima quantità di Trofodermin, la crema contenente Clostebol – uno steroide anabolizzante il cui miglioramento delle prestazioni sportive non è ancora stato provato – utilizzata dall’ex fisioterapista del tennista, Giacomo Naldi, per curarsi un infortunio al mignolo sta creando diversi imbarazzi al campione azzurro. Il classe 2001 ha ricevuto diversi massaggi senza guanti ad Indian Wells, ed è stato in quel caso che la sostanza vietata è finita sul corpo di Jannik. Quella che è a tutti gli effetti una doppia positività al doping di Sinner è stata archiviata con un verdetto di innocenza, ma l’agenzia mondiale antidoping (Wada) ha ancora tempo per presentare un ricorso ufficiale al Tribunale arbitrale internazionale dello sport (Tas) circa la decisione dell’International tennis integrity agency (Itia) di scagionare Jannik. L’organismo sportivo ha ancora 20 giorni per esprimersi.

L’agenzia mondiale antidoping ha chiesto chiarezza. La Wada si è fatta consegnare dall’Itia un’integrazione di documentazione, nel corso della scorsa settimana. Nessuno conosce la data della consegna, e quindi neanche il nuovo termine per poter presentare ricorso al Tas. Di norma, non si dovrebbero superare i 10-15 giorni. Secondo il Tribunale indipendente legato al tennis, Sinner “non ha alcuna colpa o negligenza”, come è stato specificato nelle 33 pagine di verbale, firmato dai giudici del panel David Sharpe, Tamara Gaw e Benoit Girardin. Questa vicenda, oltre a diverse noie e critiche, è costata il posto nello staff di Jannik al fisioterapista Naldi e al preparatore atletico Umberto Ferrara, l’uomo che aveva acquistato il farmaco a Bologna. Secondo gli esperti e gli addetti ai lavori, il ricorso della Wada è improbabile. Comunque, il numero uno al mondo, dovrà ancora aspettare un po’ prima di scrollarsi di dosso questa faccenda fastidiosa.


di Edoardo Falzon