lunedì 5 agosto 2024
Non si era mai visto niente del genere. Nel primo pomeriggio un’altra storica vittoria ha aggiunto un oro al medagliere azzurro di Parigi 2024. Alice D’Amato, già protagonista dell’impresa italiana che è valsa l’argento nella gara a squadre di ginnastica artistica, è salita sul gradino più alto del podio nell’esercizio della trave. “Bisogna sottolineare l’importanza di questo risultato”, ha sottolineato la Federginnastica in un comunicato social. Un evento “meraviglioso, incredibile, indimenticabile”, ha aggiunto la federazione, ricordando che in 155 anni di vita la ginnastica artistica azzurra aveva avuto solo le “piccole pavesi” – ad Amsterdam nel 1928 – e la medaglia d’argento al corpo libero di Vanessa Ferrari. Oggi invece, sono ben due le italiane ad essere salite sul podio in una specialità in assoluto, per la prima volta nella storia. Già, perché complice la caduta della fuoriclasse statunitense Simone Biles, che è finita fuori dalle medaglie, anche la classe 2006 Manila Esposito si è conquistata una medaglia, portandosi a casa il bronzo. La cinese Yaqin Zhou ha vinto l’argento.
La delegazione femminile della Nazionale italiana continua a macinare vittorie, dopo che ieri la coppia Jasmine Paolini-Sara Errani ha vinto nel tennis la finale di doppio contro la Russia. Per la prima volta dalla rivoluzione decubertiniana, l’Italia ha vinto una medaglia olimpica in questa disciplina, condita dal bronzo nel torneo maschile individuale di Lorenzo Musetti. Un’ulteriore conferma della grandezza di questa generazione di tennisti azzurri. “Questa finale è pazzesca per come è andata: abbiamo iniziato malissimo il primo set poi siamo state lì e in qualche modo l’abbiamo tirata su. È stata dura ma siamo proprio felici”, ha ammesso Errani ai microfoni di Discovery+ dopo la premiazione. “È stato difficilissimo. Io ero entrata molto tesa e facevo fatica, poi un pochino la tensione è andata via e abbiamo iniziato a giocare meglio”, ha aggiunto la compagna di squadra Jasmine Paolini. “È stata dura ma siamo contentissime. Veramente un’emozione unica”, ha chiosato la racchetta toscana classe 1996, numero 5 del ranking Wta. Probabilmente non raggiungeremo le 40 medaglie di Tokyo, ma le emozioni (tante) non sono inferiori a tre anni fa.
di Edoardo Falzon