Abodi: “Le mani sul calcio? Non scherziamo”

mercoledì 17 luglio 2024


Andrea Abodi respinge la vulgata secondo cui il Governo voglia mettere le mani sul calcio. “Non scherziamo, vogliamo solo dare una risposta di sistema”. Così, in un’intervista alla Stampa, il ministro per lo Sport. “Ho ripreso in mano i lavori fatti dai Governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni – sottolinea – colori politici diversi, indagini approfondite e sempre volte a dare un indirizzo di insieme all’intero movimento. Noi ci inseriamo in questo contesto, ma vogliamo produrre effetti positivi e in tempi brevi. Non c’è più tempo per il Gattopardo”. Il ministro spiega che l’emendamento Mulè “è stato approvato dopo una sua significativa riformulazione che ha, di fatto, messo a tacere gli oppositori: stabilire, nell’autonomia della Figc, che alla Lega di Serie A siano riconosciuti un peso politico e una rappresentanza superiori all’attuale 12 per cento e ai tre membri all’interno del consiglio federale è affermare un criterio di equità e buonsenso”. Per il ministro Abodi “lo ius soli sportivo è un tema che va affrontato, anche se io non ritengo prioritarie le implicazioni agonistiche. Lo sport – dice – è inclusione, coesione ed educazione. Un percorso positivo alimentato da passione e impegno, che offre anche l’opportunità di scrivere belle storie come quella di Yamal”.

In ogni caso, secondo Abodi, a proposito degli stranieri nel campionato di Serie A, “il problema è culturale: per far crescere i giovani nel modo migliore e individuare i talenti sono necessarie competenza, lungimiranza e coraggio da parte di dirigenti e allenatori. Impariamo dai migliori esempi europei e riprendiamo ad investire sulla scuola italiana. Noi metteremo a disposizione nuovi strumenti per incentivarla e valorizzarla”. Le Atp Finals a Torino oltre il 2025 è narrazione possibile: “Sì, più che possibile. Di Torino – osserva il ministro – è piaciuto tutto, dal modo di organizzare l’evento, alla sobria eleganza, all’efficienza nel gestire la manifestazione in questi primi tre anni, anche nei difficili momenti del Covid. Lo dicono i numeri e i giudizi del pubblico e degli addetti ai lavori”, sottolinea Abodi.

Frattanto, si registra il via libera dell’Aula della Camera al Decreto sport e scuola. I sì sono stati 174, i contrari 123 e 5 astenuti. Il decreto ora passa all’esame del Senato. Il testo contiene, tra l’altro, la misura sul calcio per dare maggiore rappresentatività alla serie A prevista in un emendamento, poi riformulato, dell’azzurro Giorgio Mulè. Tra gli articoli relativi allo sport anche quello che attribuisce all’amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa funzioni di commissario straordinario per la realizzazione di alcune opere complementari in ambito sportivo. La parte relativa alla scuola prevede alcune norme per il potenziamento dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Viene previsto anche che al fine di agevolare la continuità didattica, nel caso di richiesta da parte della famiglia, un docente con abilitazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità possa essere confermato con priorità nel posto di sostegno. Ci sono poi una serie di misure riguardanti i concorsi nella scuola, anche in sede universitaria. Un articolo del provvedimento prevede la possibilità, con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano per le classi aventi un numero di studenti stranieri, che si iscrivono per la prima volta al sistema nazionale di istruzione o che non sono in possesso di competenze linguistiche di base nella lingua italiana, pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe.


di Fabrizio Morsetti