Andy Murray, l’ultimo set e l’abbraccio dei fab four

venerdì 5 luglio 2024


Un ultimo scambio nel Centre court. È finita così la carriera di Andy Murray, con una sconfitta insieme al fratello contro gli australiani Rinky Hijikata e John Peers, nel doppio maschile a Wimbledon. Adesso, dei fab four che hanno incantato i tifosi di tennis in ogni angolo della terra, sono rimasti solamente Novak Djokovic e Rafael Nadal, sempre più vittima di guai fisici. Il serbo è stato anche uno dei primi ad omaggiare il collega subito dopo il match. Ma anche John McEnroe, Iga Świątek, Dan Evans e Martina Navrátilová si sono alzati in piedi, da spettatori, nel lungo applauso destinato all’ex numero uno del tennis mondiale. “Siamo stati contro di te e con te”, hanno detto Roger Federer e Nole in un tributo dedicato alla racchetta inglese, che non ha lasciato scampo al pubblico, commosso dagli omaggi dei big dello sport. “Noi conosciamo questo viaggio e sappiamo cosa significa vivere quei sogni. In campo ci sei solo tu e il tuo avversario, ma a volte sembra di essere soli contro il mondo. Ma non sarai comunque mai solo. Perché quando hai a cuore i tuoi sogni, ti prendi cura anche di loro”, si conclude così il videomessaggio. “Non c’è neanche un occhio asciutto”, ha detto la giornalista Sue Baker, che ha poi lasciato il microfono ad Andy.

“È stato ovviamente molto speciale giocare con Jamie” l’ultima partita della carriera, ha esordito Murray nel centrale di Wimbledon, che lo ha visto trionfare nel 2013 e nel 2016. “È stata una corsa contro il tempo arrivare qui e fisicamente non è stato facile, ma sono felice che siamo riusciti a farcela un’ultima volta insieme”, ha continuato l’ex numero uno del ranking Atp. E ancora: “Mi piacerebbe tornare. Adoro guardare il tennis. Probabilmente mi sentirei un po’ più a mio agio ad allenare piuttosto che nella royal box ma posso assicurare che tornerò”, ha promesso lo scozzese ai tifosi. Uno dei rovesci migliori di sempre, abbinato a tanta qualità e classe, ha reso Andy Murray uno dei tennisti più amati della sua generazione, vessato dalla sfortuna e dagli infortuni. Un amante dell’erba e del cemento – oltre a Wimbledon (due volte) ha vinto gli Us Open in ottica grande Slam – il classe 1987 non è mai riuscito a risolvere il rebus della terra, pur avendo vinto una volta gli Internazionali d’Italia e il Madrid open.

“Siamo stati orgogliosi di giocare contro di te”, ha aggiunto Rafa Nadal, che forse più di tutti riesce a empatizzare con Murray, visto la lunga storia di infortuni che ha accomunato i due campioni.


di Edoardo Falzon