L’Italia messa in campo dal Ct non ha mai convinto fino in fondo

venerdì 16 giugno 2023


La nuova Spagna di Luis de la Fuente è la seconda finalista della Nations League, grazie alla vittoria negli ultimi minuti contro l’Italia. Allo stadio De Grolsch Veste di Enschede (dove gioca il Twente, squadra che milita nella massima serie olandese), quando il match stava scivolando verso i supplementari, il subentrato Joselu – attaccante 32enne in forza all’Espanyol – all88esimo minuto insacca il pallone alle spalle di Gigi Donnarumma, su un tiro deviato da Bryan Cristante. l’Italia si giocherà il terzo posto contro l’Olanda, eliminata dalla Croazia grazie a un sempreverde Luka Modric, domenica pomeriggio.

Ieri sera, dopo neanche quattro minuti dal fischio d’inizio, Jeremy Pino ha approfittato del disastro difensivo di Leonardo Bonucci e ha portato le Furie Rosse in vantaggio. Gli Azzurri, combattivi, hanno risposto presente con il rigore procurato da Nicolò Zaniolo: Ciro Immobile – che ha raggiunto nella classifica marcatori Gianluca Vialli – non ha sbagliato dagli undici metri. È 1-1 e palla al centro.

Al 22esimo un lancio sontuoso di Jorginho ha innescato Davide Frattesi, che ha portato momentaneamente l’Italia sull’1-2, ma in fuorigioco. Mezza testa del centrocampista del Sassuolo (ma pezzo pregiato del calciomercato) oltre la linea ha negato la gioia all’undici di Roberto Mancini, che alla fine dei primi 45 minuti è ancora in parità.

Nella seconda metà di gara, la Spagna ha spaventato subito la difesa italiana con una clamorosa doppia occasione: Mikel Merino viene murato da un attento Donnarumma, ma la palla arriva ad Álvaro Morata che si gira e mette la sfera a lato. Poco più tardi, ci ha provato Rodri, che ha appena segnato il gol partita in finale di Champions League contro l’Inter, a cui ha risposto il solito Frattesi, che ha calciato a botta sicura su un cross di Zaniolo, trovando un gran riflesso di Unai Simon. Poi, nel finale, il gol della riserva che ha infranto i sogni di Mancini di tornare a giocarsi una finale.

In fin dei conti, l’Italia messa in campo ieri dal tecnico marchigiano non ha mai convinto fino in fondo: troppi giocatori adattati, cambi di schema a partita in corso ed amnesie temporanee. Fa discutere anche la lista dei convocati: mancano all’appello, ad esempio, Ivan Provedel, Alessio Romagnoli e Nicolò Casale, la miglior difesa della Serie A. Rimanendo in casa Lazio, non è andato a Coverciano neanche Mattia Zaccagni, probabilmente l’azzurro che ha disputato il campionato migliore nella stagione 2022-2023. Ma anche Riccardo Orsolini, giovane del Bologna, non è stato convocato: per lui 11 reti e quattro assist, quasi tutti nel girone di ritorno, ad attestare il periodo di forma dell’attaccante azzurro.

Mancini è rimasto fedele (il più possibile) a quell’undici che ha regalato agli italiani Euro2020, ma se quegli stessi giocatori, di cui nessuno mette in discussione il valore individuale, hanno inanellato sconfitte su sconfitte, forse, sarebbe il tempo di mischiare un po’ le carte in tavola. E chissà, magari il “primo a cadere” sarà proprio il commissario tecnico.


di Edoardo Falzon