Denver si qualifica alle finals, LeBron pensa per la prima volta al ritiro

martedì 23 maggio 2023


Per la prima volta in 47 anni di Nba i Denver Nuggets possono toccare con mano la possibilità di vincere il titolo di campioni, dopo l’impressionante cavalcata nei playoff. L’anello per i giocatori del Colorado non è mai stato così vicino. In finale di Conference – match che si gioca tra le due migliori della parte ovest del tabellone – i Nuggets hanno travolto i Los Angeles Lakers di LeBron James, trainati da Nikola Jokic, le cui prestazioni autorevoli ormai non fanno quasi più notizia. Il centro serbo – da molti considerato il più forte della sua generazione – oltre ad aver vinto il titolo di Most valuable player (Mvp) della serie, ha battuto il record detenuto da Wilt Chamberlain di triple doppie segnate nei playoff, mettendone a referto otto, una in più rispetto all’hall of famer di Philadelphia. La vera forza di Denver, rispetto all’anno scorso, è nel gruppo. Jokic non ha dovuto fare tutto il lavoro sporco da solo, perché i suoi compagni (per primo Jamal Murray, uno dei cestisti che più si sono migliorati in questa stagione) hanno messo canestri preziosi – tutto il quintetto titolare ha segnato fra i 13 e i 25 punti a testa – per centrare lo sweep ai danni di Los Angeles.

Ma la scena in gara 4 l’ha rubata il goat (il più forte di sempre) LeBron che, seppur troppo isolato, ha giocato uno dei match più prolifici della sua carriera segnando 40 punti, raccogliendo 10 rimbalzi e servendo 9 assist con una percentuale di oltre il 60 per cento al tiro. Pesa per il ragazzo di Akron aver sbagliato la giocata per portare la partita ai supplementari, ma viste le due forze in campo sulla lunga distanza delle 4 partite, si ha come l’impressione che non sarebbe servito a molto.

“King” James, 38 anni, sfinito dallo sforzo, si è poi presentato in conferenza stampa con fare crepuscolare. In seguito all’eliminazione, LeBron ha parlato ai giornalisti di qualcosa di nuovo, di un argomento finora mai toccato: il ritiro. Forse le prestazioni da giovanotto, forse la sete di vittorie, o forse l’ingenua certezza che le leggende non vengano scalfite dall’inesorabilità del tempo, hanno fatto cadere dalla sedia i fan di tutto il mondo.

“Ho un sacco di cose a cui pensare adesso, un sacco. Devo pensarci e riflettere riguardo al fatto di continuare a giocare a pallacanestro”, ha dichiarato LeBron ai microfoni della Crypto.com Arena. Forse il Re sa già quando vorrà dire “basta”, ma noi non siamo ancora pronti.


di Edoardo Falzon