Nba, Miami fa sognare i tifosi

venerdì 19 maggio 2023


Jimmy and the miracles non è il nome di un quintetto vocale della Atlantic Records degli anni Cinquanta. Questo è lo slogan con cui, a suon di carica, i Miami Heat stanno cavalcando l’onda dei Playoff di basket Nba, partendo da ultima testa di serie (si sono qualificati al play in tournament contro gli Atlanta Hawks) fino ad arrivare alla finale di conference, contro l’armata verde dei Boston Celtics. Jimmy sarebbe Jimmy Butler – o “Jimmy Buckets” come è stato ribattezzato in onore delle sue prestazioni e dei suoi centri – che per dare solo un assaggio del suo spessore agonistico basterebbe guardare un video che riporta tutte le giocate difensive (con sei palle rubate, lui che ha la media più alta della Lega) di gara uno, vinta da Miami. Nei Playoff la star degli Heat ha segnato una media di 27 punti a partita, il suo record personale, con una percentuale di tiri a segno del 50,6 per cento, altro primato infranto.

Ma dietro il grande campione c’è un allenatore ancora più grande. Coach Erik Spoelstra ha preso per mano una squadra mediocre (rispetto alle altre franchigie della costa est), con le rotazioni cortissime, reduce da una regular season a dir poco modesta, ed è riuscito a spremere ogni singola goccia di agonismo e sete di gloria dai suoi guerrieri, che si stanno dimostrando la più grande rivelazione del momento. Per prima cosa, al primo round Miami ha eliminato i Milwaukee Bucks (Butler ha messo a referto 56 punti in gara 4), arrivati primi nella lega (est e ovest compresi) a fine stagione. Poi, ha compiuto il miracolo sportivo vincendo contro i New York Knicks di Tom Thibodeau. Tutto questo, facendo a meno della stella Jimmy Butler in gara 2. Spoelstra ha preso dei “panchinari” come Caleb Martin, Max Strus, Gabe Vincent e Duncan Robinson – molti di loro giocavano nella Developement League, la “Serie B” del basket americano – e li ha resi atleti da playoff, che si stanno giocando a tutti gli effetti un pass per la finalissima.

Contro Boston, anche se Miami ha vinto in casa dei Celtics il primo incontro, sarà durissima. La squadra di Joe Mazzulla, da poco promosso a capo allenatore, conta nella sua rosa fuoriclasse del calibro di Jayson Tatum, Jaylen Brown, Marcus Smart e Robert Williams III. Non è un caso che la squadra del Massachusetts sia campione in carica della Eastern Conference, finalista assoluta dell’anno scorso insieme ai Golden State Warriors, che hanno poi vinto l’anello. Tra le 4 finaliste, tra costa atlantica e pacifica, quella che ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo è sicuramente Miami, guidata dalle mani sapienti di coach Spoelstra e dai canestri di Jimmy Buckets, leader carismatico in campo e fuori che ha tirato fuori il meglio di tutti i suoi compagni, anche delle riserve delle riserve. In fin dei conti, il basket, è uno sport di squadra.


di Edoardo Falzon