Fabio Grosso porta il Frosinone in Serie A

martedì 2 maggio 2023


“Abbiamo fatto qualcosa di grande”. Ecco il commento a caldo di Fabio Grosso che, dopo essere diventato l’eroe degli italiani ai Mondiali di Berlino 2006, ha fatto incidere il suo nome nella storia del Frosinone. I ciociari, con la vittoria sulla Reggina di domenica scorsa, sono matematicamente in Serie A, con tre giornate d’anticipo. L’ex terzino, nato a Roma ma cresciuto a Pescara, è arrivato alla guida dei canarini a fine marzo 2021. “Ci abbiamo messo tanta passione in un campionato difficilissimo”, commenta il campione del mondo. “Abbiamo fatto un percorso straordinario e ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me, dai ragazzi, che sono stati strepitosi, al direttore”.

Prima della Serie B, Grosso ha vinto, da allenatore, solo un Torneo di Viareggio con la Juventus under 17, nel 2016. Poi, i pesanti esoneri di Verona e Brescia – la sua prima esperienza in Serie A – hanno rischiato di danneggiare la sua carriera, ora rilanciata a tutti gli effetti. Quella del Frosinone è una cavalcata, se non tutta, prevalentemente italiana. Tra i protagonisti della promozione c’è il portiere meno battuto di tutto il campionato: Stefano Turati. Il 21enne azzurro ha messo i sigilli alla porta dei suoi in 20 partite su 34, con una percentuale di parate sui tiri ricevuti del 76 per cento. Unica nota negativa, il classe 2001 è di proprietà del Sassuolo. Poi, è il turno del difensore Fabio Lucioni. Che il 35enne fosse uno specialista delle promozioni, era noto: una volta con il Benevento e due volte con il Lecce. Ora, ha portato il Frosinone in A con la fascia di capitano e chissà se proverà la sfida salvezza l’anno prossimo. In attacco, Grosso si è affidato a un trio di giovani micidiali: Luca Moro (6 reti), Giuseppe Caso (8 reti e 3 assist) e Samuele Mulattieri (12 reti e 4 assist). A completare il reparto, guidato dalle sapienti rotazioni del campione del mondo, si trova Roberto Insigne, sicuramente più fortunato del fratello Lorenzo in materia di festeggiamenti.

Fabio Grosso ora ha il contratto in scadenza, e si trova di fronte a un bivio: provare la salvezza al primo colpo con i canarini oppure ascoltare un’eventuale proposta da un’altra squadra della Serie A. Già l’anno scorso diversi team erano interessati al tecnico, che poi è stato confermato per la terza volta (quella buona) sulla panchina del Frosinone. Il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi – che a inizio anni 2000 portò l’allora terzino tra le file del Perugia, per la prima volta nel campionato maggiore – ha ammesso che “magari arriva una squadra più importante del Frosinone e bisogna lasciarlo libero”, sebbene ci sia “un rapporto e un legame forte” tra tecnico e società. Queste sono preoccupazioni che, per ora, non troveranno una risposta definitiva. Intanto, oggi si legge sui giornali: il Frosinone è in Serie A.


di Edoardo Falzon