Il sogno di Sinner si ferma in finale

lunedì 3 aprile 2023


Dopo la fatica di oltre tre ore che ha portato Jannik Sinner a battere Carlos Alcaraz alle semifinali del Miami Open, l’altoatesino ha sognato la vittoria. Ma il 21enne di San Candido non aveva fatto i conti con Daniil Medvedev, che è stato il primo a infrangere il dominio dei big four in testa alla classifica Atp nel febbraio 2022. Complici alcuni fastidi fisici, Sinner si è arreso al russo in poco più di un’ora e mezza, perdendo 7-5 6-3. Il secondo Masters 1000 della stagione – con un montepremi di quasi 9 milioni di dollari – è andato al moscovita classe 1996, che sul cemento dell’Hard Rock Stadium ha battuto per la sesta volta su sei il giovane azzurro. Dopo il cinque pari del primo set, Sinner non ha più trovato il modo per arginare il tennis di Medvedev, che quando è in forma, si sa, può essere fermato solo con un forte sedativo.

Ma l’altoatesino può sorridere, perché da oggi è tornato in top 10 nel ranking Atp, in nona posizione. Anche Alcaraz vede cambiata la sua classifica, scendendo al secondo posto, superato da Novak Djokovic che torna sul gradino più alto del podio. “Tanti complimenti a Daniil Medvedev per questo e per tutti i suoi ultimi tornei. Bravo lui e il suo team. A ruota saluto e ringrazio il mio team. Oggi purtroppo non ho potuto giocare al meglio: non mi sono svegliato bene. Ringrazio pure i tanti tifosi che mi hanno applaudito in questa settimana. A Miami mi trovo molto bene: ho raggiunto la finale sia nel 2021 che quest’anno, senza però riuscire a vincere. Tornerò qui per conquistare il titolo la prossima volta”, ha dichiarato Sinner dopo i due set a senso unico contro il russo Medvedev. “Mi tremava la mano alla fine”, ha confessato Daniil dopo la vittoria. “È di certo – ha continuato il tennista – il torneo più importante che ho vinto nell'ultimo anno e mezzo. Oggi è stata una giornata molto calda. Complimenti a Sinner e al suo team per aver disputato un grande torneo: sono certo che Jannik giocherà presto tante, tantissime altre finali. Qui a Miami ho giocato alla grande, crescendo partita dopo partita. Sono molto soddisfatto”, ha concluso il moscovita.


di Edoardo Falzon