martedì 17 gennaio 2023
A un mese esatto dalla finale dei Mondiali il calcio che conta torna in Medio Oriente. La finale della Supercoppa italiana si giocherà domani al King Fahd International Stadium di Riad, in Arabia Saudita. Un derby della Madonnina al centro del deserto, che ricorda l’epico scontro tra Goku e Vegeta quando andarono a combattere “dove non c’è niente”. Infatti, la partita tra Milan e Inter, seppur verrà trasmessa in 165 Paesi nel mondo, si terrà in un luogo dove la tradizione calcistica è praticamente inesistente. Già nel 2011 la stracittadina di Milano, sempre in ambito della Supercoppa, si è giocata fuori dallo Stivale. A Pechino, per l’esattezza. E in piena estate. In quel caso la spuntò Massimiliano Allegri (al tempo alla guida dei Rossoneri), contro l’Inter di Gian Piero Gasperini – che nella sua breve esperienza nerazzurra non ha vinto neanche una partita – con il risultato di 2-1.
Ma le ambizioni del Sol Levante sono state soppiantate da quelle saudite, con gli emiri che si battono nel trasformare i loro petrol-Stati nella nuova Mecca del calcio. I piani di Mohamed bin Salman sono chiari: ripulire con lo sport l’immagine di Stato assolutistico che, per via delle (giuste) polemiche sui diritti umani, rallentano la globalizzazione e la promozione del “nuovo petrolio”, ovvero il turismo. L’idea è chiara: fare dell’Arabia Saudita un brand calcistico mondiale.
La Lega della Serie A potrebbe essere uno dei maggiori interlocutori dello sportwashing saudita, poiché sta attualmente vagliano un’offerta – non indifferente, di 140 milioni di dollari – per prolungare il contratto sulla Supercoppa per altri sei anni, con una competizione in versione final four (ovvero con la partecipazione della prima e della seconda classificata in campionato e delle finaliste della coppa nazionale) come già avviene in Spagna.
Intanto, il derby di domani è importantissimo anche in ottica campionato. Una vittoria per il Milan potrebbe scacciare i fantasmi della “mini crisi” che l’undici di Stefano Pioli sta affrontando, con l’esclusione dalla Coppa Italia e i due pareggi consecutivi in Serie A. L’Inter sembra leggermente favorito, anche se Simone Inzaghi non ha ancora trovato la ricetta per curare una difesa che concede troppo agli avversari. Chi se ne andrà da Riad con il trofeo in mano, avrà un nuovo carico di energie per affrontare il campionato e la lotta per la prossima Champions League.
di Edoardo Falzon