Ne resterà solo uno: via al torneo per sfidare il campione di scacchi

giovedì 16 giugno 2022


La caccia al titolo mondiale di scacchi è ufficialmente aperta. Nel 2023 verrà eletto il campione supremo di questo gioco tanto antico quanto diffuso in tutto il mondo. Ancora non è stata ratificata la presenza del campione in carica da nove anni, il norvegese Magnus Carlsen, che dopo l’ultima nettissima vittoria contro il russo Ian Nepomniachtchi, terminata lo scorso dicembre con il punteggio di 7,5 a 3,5, ha paventato la possibilità di abdicare a causa della mancanza di stimoli nell’affrontare avversari incapaci di risvegliare in lui il sacro fuoco della competizione. Una mancata partecipazione, quella del fenomeno di Tønsberg, rappresenterebbe un avvenimento senza precedenti. Intanto, inizia oggi a Madrid il torneo per decidere chi lancerà il guanto di sfida a Carlsen nei mondiali del prossimo anno.

Otto gli sfidanti, gran maestri degli scacchi di tutte le età e nazionalità. La competizione dura dal 16 giugno al 7 luglio e consiste in un girone all’italiana, andata e ritorno, composto da 14 turni. Il tempo di gioco è di due ore per le prime 40 mosse, un’altra ora per le successive 20 e ulteriori 15 minuti con un incremento di 30 secondi a mossa. È difficile, dunque, che uno scacchista perda per aver finito il tempo a sua disposizione. La patta può essere chiesta solo dopo il 40esimo turno. Una vittoria concede un punto, una parità 0,5 punti e la sconfitta 0 punti. Vince chi si trova in testa alla classifica dopo tutte le giornate.

La wild-card del torneo è senza dubbi Alireza Firouzja, il più giovane tra i partecipanti ma anche il più giovane di sempre a superare quota 2800 punti Elo (un metodo per calcolare i livelli di abilità relativi dei giocatori in giochi a somma zero come gli scacchi). È un predestinato già ai tempi in cui giocava per l’Iran e lo è diventato ancor di più dopo la migrazione in Francia e il passaggio di casacca. Il russo Ian Nepomniachtchi, invece, vuole la rivincita dopo l’umiliante sconfitta dell’anno scorso, anche se non parte da favorito. Fabiano Caruana vuole un’altra chance dopo aver assaporato solo per un istante il titolo mondiale nel 2018. Il match tra lui e Carlsen è finito sul 6-6 (poi vinto al tie break dal norvegese). Con i suoi 35 anni, Teimour Radjabov è il più vecchio tra i partecipanti. Ha vinto la World Cup nel 2019 e ha un palmares di tutto rispetto. Eppure, il suo gioco ha perso smalto negli ultimi anni e appare un po’ indietro rispetto ai suoi colleghi finalisti. Gli altri contendenti sono: Jan-Krzysztof Duda, Richárd Rapport, Hikaru Nakamura e Ding Liren. Una Champions League degli scacchi di livello elevatissimo, dalla quale uscirà colui che oserà sfidare il più forte del mondo. Insomma, ne resterà solo uno.


di Zaccaria Trevi