Olimpiadi invernali 2026 assegnate a Milano e Cortina

lunedì 24 giugno 2019


Ora è ufficiale: le Olimpiadi invernali del 2026 sono state assegnate all’Italia. È    quanto ha annunciato il presidente del Cio Thomas Bach. La comunicazione è avvenuta dopo il voto dei membri del Comitato olimpico internazionale allo SwissTech Convention Center di Losanna. La candidatura italiana di Milano–Cortina d’Ampezzo è stata preferita a quella svedese di Stoccolma–Are. Dunque, il nostro Paese torna ad ospitare i Giochi invernali per la terza volta, vent’anni dopo Torino 2006 e settant’anni dopo l’edizione di Cortina d’Ampezzo del 1956.

Alla proclamazione di Bach dalla delegazione italiana è partito il coro “Italia, Italia”. Giovanni Malagò, presidente del Coni, nell’euforia della vittoria ha preso in braccio la coordinatrice del dossier tricolore Diana Bianchedi. La ministra svedese della Cooperazione, Isabella Lövin, si è complimentata con l’Italia. Poi ha aggiunto una battuta: “Vi abbiamo sconfitto ai mondiali nel calcio e voi in questa occasione qui, siamo 1–1”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che in mattinata era intervenuto davanti ai membri del Cio, ha appreso della vittoria italiana appena arrivato all’aeroporto di Ginevra prima di decollare e si è abbracciato con la sua delegazione.

Il successo italiano assume, inevitabilmente, un significato politico. “Olympic Winter Games 2026! TAAAC!”. Dopo avere appreso del verdetto positivo, il sindaco di Milano Beppe Sala ha esultato postando su Facebook una sua foto con gli sci con i cerchi olimpici. “Cominceremo a lavorare subito, alla milanese” ha scritto subito dopo i festeggiamenti per la vittoria. “Se ci aggiungiamo la nostra simpatia possiamo vincere, la ricetta è semplice”, ha aggiunto.

“Le Olimpiadi invernali del 2026 a Milano e Cortina – sottolinea del consigliere comunale M5S Marco Chessa – sono una vittoria per l’Italia e una sconfitta per Torino”. È questo l’amaro commento dell’esponente pentastellato, uno dei principali sostenitori della candidatura olimpica, poi sfumata, del capoluogo piemontese. “La passione e la lungimiranza non vivono più qui – afferma – parafrasando il motto delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 “Passion lives here”.

Per Chessa si tratta di “una sconfitta maturata per meri interessi di bottega politica di una parte del Movimento Cinque Stelle torinese, regionale e nazionale che ha preferito opporsi ad una opportunità incredibile per la nostra città e farsi dettare la linea da comitati e coordinamenti capaci di portare in piazza ben 24 manifestanti a bruciare un dossier olimpico contro l’80 per cento dei torinesi favorevoli all’evento. Lo stesso 80 per cento che nell’ultima tornata elettorale ha espresso chiaramente e legittimamente la propria opinione ed il proprio voto”.

Una sconfessione clamorosa della sindaca pentastellata di Torino Chiara Appendino. Ma, naturalmente, anche la prima cittadina torinese si è congratulata per la vittoria italiana. “Assegnata all’Italia l’edizione 2026 delle Olimpiadi invernali – scrive su Twitter l’Appendino –. Congratulazioni a tutte le persone coinvolte e, in particolare, ai colleghi sindaci Sala e Ghedina”. L’Appendino non ha fatto alcun riferimento alle polemiche della scorsa estate che portarono Torino a restare fuori dalla candidatura olimpica.

Secondo il presidente del Veneto Luca Zaia, “ci sono stati anche momenti nei quali sembrava che saltasse tutto, però il risultato è arrivato. Noi siamo già partiti per i Giochi, non si arriva con un dossier così se non si è già partiti”.

Zaia ricorda che insieme al premier Giuseppe Conte si è parlato “tante volte. Ci siamo incontrati, anche nei momenti difficili. Perché questa candidatura ha avuto anche momenti complicati, ma noi abbiamo tenuto il punto e il risultato è arrivato”.

Per il ministro leghista del Turismo Gian Marco Centinaio, invece, è “una bellissima notizia e un’occasione d’oro per il nostro Paese. Sono entusiasta per il verdetto, grazie a questa candidatura sarà possibile rilanciare e sviluppare i nostri territori soprattutto dal punto di vista turistico. I grandi eventi come questo rappresentano, infatti, l’opportunità per mobilitare importanti investimenti pubblici e privati, inducendo rilevanti effetti economici immediati o di lungo periodo in molti settori, tra i quali il turismo”.

Per Centinaio, “le Olimpiadi serviranno come magnete per l’intero comparto e saranno uno straordinario volano per rilanciare e accrescere il Sistema Paese. Essere al centro dell’attenzione del mondo per due settimane e organizzare Giochi di successo può funzionare come vetrina mondiale attraverso la quale il Paese che li ospita si promuove sfruttando un’opportunità di marketing senza uguali”.

Per la presidente del Senato, la forzista Elisabetta Casellati, “la vittoria di Milano e Cortina nella corsa ad ospitare i Giochi Olimpici invernali del 2026 non è solo un grande e meritato risultato che il nostro Paese attendeva da anni, ma è l’affermazione di un principio: quando si lavora uniti e compatti, per l’Italia nessun obiettivo è precluso. In questa giornata possiamo e dobbiamo sentirci orgogliosamente italiani”.

Anche per il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, “l’assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi invernali del 2026 è una bellissima notizia per l’Italia. Il Piemonte è pronto fin da subito a mettersi a disposizione con i propri impianti per contribuire alla realizzazione del più grande evento che un territorio possa ospitare”.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il grillino Stefano Buffagni, scrive su Facebook che nel “2026 avremo la grande opportunità e la grande emozione di poter vedere, dal vivo, la fiaccola accesa, di ascoltare gli inni nazionali, assistere alle gare, incontrare gli atleti per strada: un’atmosfera magica. Si tratta di un risultato importante ottenuto grazie a un grande lavoro di squadra di tutte le realtà coinvolte: Governo, Regioni, Comuni e Coni”.

 

 

 


di Eugenio De Bartolis