Mastronuzzi: InForma65, la salute non va in pensione (Video)

mercoledì 17 dicembre 2025


Medicina a km 0

In Italia l’invecchiamento della popolazione è una delle grandi sfide sanitarie dei prossimi anni. Vivere più a lungo, però, non significa automaticamente vivere meglio. È da questa consapevolezza che nasce InForma65, il progetto nazionale promosso dalla SIMG – Società Italiana dei Medici di Medicina Generale, con l’obiettivo di sostenere la salute, l’autonomia e la qualità della vita degli over 65 attraverso la prevenzione attiva.

Figura chiave del progetto è la dottoressa Tecla Mastronuzzi, responsabile SIMG per la Prevenzione, che in questa video-intervista racconta filosofia, strumenti e prospettive di un’iniziativa che mette il medico di famiglia al centro di un nuovo modello di cura, più vicino alle persone e ai loro stili di vita.

L’obiettivo è chiaro: mantenere l’autonomia il più a lungo possibile, riducendo il rischio di fragilità, disabilità e isolamento sociale.

InForma65 non è quindi solo un programma informativo, ma un vero e proprio percorso strutturato di prevenzione pensato per accompagnare gli anziani nella quotidianità. Il progetto mette a disposizione: InForma Card, una carta personale che aiuta a monitorare abitudini e obiettivi di salute. Un’agenda dedicata, utile per organizzare controlli, attività fisica e buone pratiche quotidiane. Una piattaforma digitale, che offre contenuti, strumenti e materiali di supporto. Formazione specifica per i medici di famiglia, per integrare la promozione di stili di vita sani nelle visite di routine. 

Come ha sottolineato la dottoressa Mastronuzzi: “La prevenzione non è un evento isolato, ma un processo continuo che deve entrare nella vita quotidiana delle persone, soprattutto dopo i 65 anni”.

Un tema particolarmente sentito, affrontato nell’intervista all'interno di questo articolo, riguarda le abitudini alimentari e il movimento, soprattutto in periodi delicati come quello natalizio. Le feste, infatti, possono rappresentare un momento di convivialità ma anche di eccessi e sedentarietà, soprattutto per chi ha già compiuto 65 anni. 


di Vanessa Seffer