mercoledì 12 novembre 2025
Presentato a Roma il calendario storico dei Carabinieri 2026
Un’esplosione di colori, arte contemporanea e storie di profonda umanità. L’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato la vibrante presentazione della 93ª edizione del Calendario Storico dell'Arma dei Carabinieri per il 2026, un evento che rinnova l’indissolubile legame tra l’Arma e la società civile italiana.
Alla presenza del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, è stato svelato un progetto editoriale che, anno dopo anno, si conferma un simbolo di identità e memoria collettiva.
CHI HA REALIZZATO L'OPERA: ARTE E LETTERATURA SI INCONTRANO
L’edizione 2026 è un vero e proprio ponte tra la storia bicentenaria dell'Arma e un linguaggio artistico moderno e accessibile, scelto appositamente per parlare, in particolare, ai giovani.
Le tavole artistiche, vivaci e luminose, che interpretano il tema centrale del Calendario, sono state realizzate dall’artista Luigi “René” Valeno, maestro della nuova Pop Art italiana. A dare profondità e racconto alle immagini è un parterre di voci d’eccezione del panorama letterario e giornalistico: Maurizio De Giovanni (scrittore e sceneggiatore), che ha curato i testi narrativi; Aldo Cazzullo (giornalista e vicedirettore del Corriere della Sera), autore della prefazione che offre uno sguardo storico; Massimo Lugli (scrittore e giornalista), che firma la postfazione con un aneddoto personale.
IL TEMA E LA DESCRIZIONE: “EROI QUOTIDIANI”
Il filo conduttore del Calendario 2026 è un commovente tributo agli “Eroi Quotidiani”: un omaggio sincero alle donne e agli uomini dell’Arma che, con dedizione silenziosa, operano ogni giorno al servizio del Paese, sia nelle grandi città che nei più piccoli comuni.
Le opere di “René” Valeno, attraverso i colori sgargianti della Pop Art, ritraggono i Carabinieri immersi nella vita di tutti i giorni: in servizio tra la cittadinanza, nei centri urbani, nei paesaggi naturali e nei luoghi simbolo della cultura italiana.
Ogni tavola è accompagnata dai testi di Maurizio De Giovanni, che quest’anno ha scelto di raccontare le storie attraverso le lettere di un giovane carabiniere ai suoi genitori, spiegando la scelta della divisa e i valori che ne derivano. L’intento è comunicare il volto umano del Carabiniere, la sua vicinanza e lo spirito di servizio che lo anima.
LE FINALITÀ STORICHE E SOCIALI
Il Calendario Storico, giunto ormai alla sua 93ª edizione e stampato in oltre 1.200.000 copie e tradotto in otto lingue (più le versioni in sardo e friulano), non è solo un oggetto da collezione. Le sue finalità sono profonde:
1) Memoria Storica e Identità: mantenere viva la storia dell’Arma, che ha attraversato oltre due secoli di storia italiana, e rafforzarne l’identità tra i suoi militari e la comunità.
2) Vicinanza al Cittadino: diffuso in scuole, uffici e famiglie, rappresenta un punto di incontro tra l’Istituzione e la società civile, raccontando l’impegno costante al fianco dei cittadini.
3) Messaggio ai Giovani: come sottolineato dal Comandante Generale Luongo, l’edizione Pop è uno sforzo per essere attrattivi per i giovani, trasmettendo loro valori fondamentali di fiducia, responsabilità e cura del prossimo. Luongo ha dedicato l’opera “a chi fa progetti di vita, non di morte”.
4) Solidarietà: il ricavato delle vendite del planning e del calendarietto da tavolo sarà devoluto in beneficenza, in particolare a sostegno dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (Onaomac) e all’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari.
Il Calendario Storico dei Carabinieri 2026 si configura dunque come un’opera che, unendo arte, letteratura e spirito civico, celebra la quotidianità del dovere e la forza della speranza, guardando al futuro con l’esempio di chi non smette mai di “costruire, lavorare e prendersi cura degli altri”.
di Alessandro Cucciolla