mercoledì 22 ottobre 2025
Non un derby, ma una scelta ragionata
La ciclabile spesso riduce la larghezza della strada (carreggiata), è vero. Ma, un punto spesso trascurato è che, negli anni, a Roma, il numero di veicoli ogni mille abitanti è aumentato arrivando, nel 2024, a 676 auto, 144 scooter (che aumentano per fortuna) e 54 autocarri, sono tutti valori che rispetto al 2024 mostrano una crescita di circa il 2 per cento per le auto e per gli scooter e del 5 per cento per gli autocarri. In controtendenza rispetto a Milano con 511 auto, sempre 144 scooter come a Roma e 48 autocarri, segnando -1 per cento per le auto e per gli autocarri e + 2 per cento per gli scooter. In generale scrivo scooter ma intendo moto e scooter a 2 e a 3 ruote. Inoltre, le auto sono diventate sempre più lunghe, larghe e pesanti; producono un incremento del traffico, dell’abrasione dell’asfalto ed una maggiore occupazione delle aree di sosta. In sintesi, questo trend ha peggiorato la mobilità. Non solo: sono aumentate le famiglie che hanno scelto di vivere fuori città. Quasi non ce ne siamo accorti perché è stato un processo lento.
Un po’ come quando in un palazzo qualcuno installa un condizionatore e quasi quasi non si nota, poi negli anni, altri installano condizionatori, spesso in modo disordinato rispetto al primo, e agli altri, e allora, quando si vede il degrado, è ormai tardi e non si può far nulla. Appare sicuramente ancora più ripugnante, disgustoso e sgradevole questo confronto quando si appaiano la foto della facciata originale con quella dell’ormai degradata facciata, con i disordinati (per dimensioni, posizione e colore) condizionatori: per non affrontare il tema del rumore. Attenzione quindi a cercare di dividere gli utilizzatori delle strade (automobilisti, scooteristi, ciclisti, mezzipublicisti, sharingisti) in bici Sì o bici No, si rischia una situazione simile ai capponi di Renzo mentre andava dall’Azzeccagarbugli. Quindi, bene, anzi benissimo, puntare su vari sistemi per lo spostamento: auto privata, scooter, mezzi pubblici e bici, taxi, sharing.
La mobilità urbana sta cambiando infatti a Roma, nel 2024, ci sono stati 13,2 milioni di noleggi (record italiano). Allora proviamo a porci 3 domande “Vedere auto grandi e pesanti, con una sola persona (pur immaginando che abbia accompagnato i figli a scuola), forse, e sottolineo forse, fa lo stesso effetto di vedere una vecchia auto a gasolio, con un bel fumo nero, anche se è elettrica?”. In altri termini, “l’automobilista che guida un’auto a gasolio, molto inquinante, non esercita una prepotenza verso gli altri, come se fumasse in un luogo chiuso e, l’automobilista che ingombra, non genera forse un’altra prepotenza?”. In altri termini ancora, “la grande auto non riduce la carreggiata come una pista ciclabile?”. Non lo so. Certo la libertà di ciascuno non dovrebbe limitare la libertà dell’altro. La città dovrebbe essere per le auto di dimensioni fino a una Toyota Yaris o poco più. In Giappone, allo scopo, hanno definito le kei car. Ecco, riproponiamo l’idea, pubblicata il 4 aprile 2024, per una nuova classificazione delle auto che tiene conto dell’ingombro per passeggero, fu definito l’indice Inquinamento e Traffico (I&T): I&T= mille x massa x (lunghezza + larghezza) / numero posti. Tornando alle ciclabili, certo sono una corretta necessità urbana condivisa con moltissime città europee ma, si devono coprire anche due aspetti forse trascurati. Aspetto 1) Tema furti di bici: è necessario un piano per proteggere le bici parcheggiate in strada. Molti non usano la bici per il timore di non ritrovarla! Aspetto 2) Adeguamento delle aree condominiali: spesso nelle aree condominiali non sono riservati degli spazi per la corretta sosta delle bici: si usano scomode cantine o parcheggi improvvisati (ovviamente senza punti di ricarica o posticci).
di Fabrizio Pini