Decaro sul treno: lo spot che si trasforma in un boomerang

venerdì 17 ottobre 2025


Un viaggio in treno doveva essere un’occasione per l’europarlamentare ed ex sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, per connettersi con i pugliesi e promuovere un’immagine di vicinanza ai cittadini. Invece, quello che è nato come uno spot elettorale si è rapidamente trasformato in un clamoroso autogol, rivelando un malcontento profondo e diffuso tra i pendolari della regione.

L’idea era semplice: Decaro, in mezzo alla gente, ad ascoltare le loro storie e a toccare con mano le problematiche quotidiane. Un’immagine classica della politica che cerca il contatto diretto. Ma la realtà a bordo dei treni pugliesi, secondo le numerose testimonianze dei passeggeri, è ben diversa da quella che si vorrebbe veicolare. Le lamentele non hanno tardato ad arrivare, e sono state unanimi: la situazione dei trasporti pubblici, anziché migliorare, sarebbe peggiorata drasticamente negli ultimi anni.

I viaggiatori hanno riversato sui social e sui media locali una valanga di critiche, denunciando ritardi cronici, vagoni sovraffollati, scarsa pulizia e un servizio generalmente inadeguato alle esigenze di una regione che si vanta di essere un motore turistico e produttivo. La presenza di Decaro, lungi dal rassicurare, ha finito per catalizzare queste frustrazioni, trasformando lo spot in un megafono per il dissenso. “Cosa è venuto a fare? A vedere con i suoi occhi il disastro che hanno creato?”, è stato il tenore di molti commenti.

A peggiorare il quadro, le apparizioni pubbliche di Decaro in questi ultimi tempi hanno mostrato un presidente non in forma smagliante, anzi, piuttosto fiacco e meno incisivo del solito. Un dettaglio che non è passato inosservato ai più attenti, contribuendo a rafforzare l’immagine di una leadership affaticata e forse meno capace di affrontare le sfide che attendono la Puglia.

Il malcontento dei pugliesi, tuttavia, non si limita ai trasporti. La sanità, con liste d’attesa interminabili e carenze strutturali, e la sicurezza, percepita come sempre più precaria in molte aree, completano un quadro di insoddisfazione generale. Questo scenario, oggettivamente difficile, mette Decaro in una posizione delicata, soprattutto in vista delle prossime scadenze elettorali.

Il vero nodo politico, e la sfida più ardua per Decaro, è rappresentato dalla figura ingombrante del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Smarcarsi da Emiliano, con il quale Decaro condivide la stessa appartenenza politica e un percorso amministrativo in parte comune, appare un’impresa titanica. Il tentativo di presentarsi come “uomo nuovo” o come figura in grado di imprimere una svolta rischia di scontrarsi con la percezione pubblica di continuità e responsabilità condivisa per le problematiche attuali.

Lo spot sul treno, dunque, si è rivelato un “boomerang” non solo per Decaro, ma per l’intero Partito Democratico pugliese. Invece di avvicinare i cittadini, ha involontariamente evidenziato il divario tra la narrazione politica e la cruda realtà vissuta quotidianamente dai pugliesi.

Un segnale d’allarme che non può essere ignorato e che impone una profonda riflessione sulle strategie comunicative e, soprattutto, sulle politiche messe in atto finora in questa campagna elettorale.


di Alessandro Cucciolla