Il ricordo di Gaetano Marchitelli per la lotta contro la criminalità

venerdì 3 ottobre 2025


Il 2 ottobre del 2003, il quartiere Carbonara di Bari fu scosso da un evento che avrebbe segnato profondamente la sua comunità: lomicidio di Gaetano Marchitelli, un ragazzo di soli 15 anni, barbaramente strappato alla vita dalla violenza della malavita locale. A distanza di 22 anni, il suo ricordo non è sbiadito; al contrario, è diventato un faro di speranza e un monito costante contro l'indifferenza e l'illegalità.

Gaetano era un ragazzo come tanti, con sogni e aspirazioni tipiche della sua età. Amava il calcio, gli amici, la sua famiglia. La sua vita, purtroppo, si è scontrata con la brutalità di un ambiente che non perdona, un ambiente dove la legge del più forte cerca di imporsi su ogni valore umano. La sua morte non fu solo una tragedia familiare, ma una ferita aperta nel cuore di unintera comunità, un atto che ha rivelato la necessità di reagire, di non piegarsi alla paura.

LA MEMORIA CHE RESISTE E ISPIRA

Oggi, Bari, le sue istituzioni e, soprattutto, i suoi cittadini, continuano a difendere la memoria di Gaetano con una forza ammirevole. Non è solo un ricordo, ma un impegno concreto. Numerose iniziative sono nate in questi anni: intitolazioni di strade, parchi giochi, eventi sportivi e culturali. Ogni gesto, grande o piccolo, serve a tenere vivo il nome di Gaetano, a raccontare la sua storia, a far sì che il suo sacrificio non sia stato vano.

Le scuole giocano un ruolo fondamentale in questo processo. Attraverso progetti educativi e incontri con i familiari di vittime innocenti, si cerca di seminare nei giovani i valori della giustizia, della legalità e del rispetto per la vita. Gaetano è diventato un simbolo, un volto pulito contro la violenza, un eroe involontario che ci ricorda quanto sia preziosa la libertà e quanto sia importante lottare per essa.

COSA RESTA A DISTANZA DI 22 ANNI?

A 22 anni dalla sua scomparsa, cosa resta di Gaetano Marchitelli? Resta innanzitutto una profonda consapevolezza: quella che la mafia e la criminalità organizzata non sono un problema lontano, ma una realtà che può toccare chiunque, anche i più innocenti. Ma resta anche e soprattutto la dimostrazione che lunione fa la forza, che la solidarietà e la determinazione possono creare un argine contro lillegalità.

Restano le lacrime dei suoi familiari, ma anche la loro incredibile forza danimo nel trasformare il dolore in lotta. Resta limpegno di associazioni e volontari che ogni giorno lavorano per costruire una società più giusta e sicura. Resta la memoria di un sorriso innocente che, anche se spento troppo presto, continua a illuminare il cammino di chi crede in un futuro migliore.

La storia di Gaetano Marchitelli ci insegna che la vera forza risiede nella capacità di non dimenticare, di trasformare la rabbia e il dolore in un motore di cambiamento. Il suo ricordo è un monito che risuona forte: la battaglia contro la criminalità è una battaglia di civiltà, che si vince ogni giorno, con coraggio, educazione e una memoria sempre viva.


di Alessandro Cucciolla