Flotilla bloccata scatena i disordini pro-Pal

giovedì 2 ottobre 2025


Cortei, manifestazioni spontanee, occupazioni, agitazioni nei porti e uno sciopero generale annunciato per la giornata di domani. È massima l’allerta per le mobilitazioni pro-Flotilla e pro-Pal che stanno attraversando diverse città italiane. Le proteste si sono innescate immediatamente dopo l’avvio delle operazioni di abbordaggio da parte della Marina israeliana alle imbarcazioni della missione dirette verso Gaza. Per ultimi, gli studenti degli istituti superiori e dell'Università di Bologna in corteo sono arrivati davanti alla stazione dove hanno trovato i Carabinieri. Sono iniziati degli scontri, e i militari in tenuta antisommossa che con alcune manganellate li hanno respinti. Durante il corteo gli studenti avevano annunciato l'intenzione di bloccare la stazione. A Napoli, attivisti della rete pro-Pal e studenti del Collettivo autorganizzato universitario (Cau) hanno occupato i binari della stazione Centrale, provocando il blocco temporaneo della circolazione ferroviaria. A Roma, le realtà pro-Pal si sono concentrate nei pressi dell’ingresso principale della stazione Termini, presidiando lo scalo. “Siamo pronti a scendere in piazza, a bloccare tutto” avevano dichiarato dal Global movement to Gaza, mentre sui social si moltiplicavano nelle ultime ore gli appelli alla mobilitazione. Le autorità hanno posto sotto osservazione gli ambienti più attivi, in particolare i movimenti studenteschi e antagonisti, e monitorano i canali digitali attraverso i quali si stanno organizzando nuove manifestazioni. L’attenzione è rivolta soprattutto al corteo nazionale previsto sabato a Roma, che sfilerà dal quartiere Ostiense (da Porta San Paolo-Piramide) fino a San Giovanni.

Il ministro dellInterno Matteo Piantedosi ha convocato al Viminale i prefetti e questori delle principali città – Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna – per definire le misure di sicurezza. Le indicazioni riguardano il rafforzamento dell’attività info-investigativa, il dialogo con gli organizzatori per isolare eventuali frange violente e il presidio degli obiettivi sensibili, in particolare quelli israeliani ed ebraici. Come il ghetto romano. Un comitato provinciale per lordine e la sicurezza si è già riunito in prefettura, mentre domani è stato convocato un tavolo tecnico in Questura.

Ma le mobilitazioni non si sono esaurite con i cortei della notte scorsa. Questa mattina, infatti, sono riprese occupazioni e sit-in davanti a scuole e università. “La facoltà di Lettere è bloccata”, scrivono gli studenti romani di Cambiare rotta pubblicando video dall’ateneo de La Sapienza. “Pronti allo sciopero di domani”, aggiungono mostrando le aule vuote. Sempre a Torino, gli stessi studenti dichiarano: “Palazzo nuovo è occupato la didattica è bloccata”. A Bologna si legge: “Minghetti bloccato perché la Flotilla è stata attaccata”, con cortei che hanno coinvolto numerosi istituti scolastici. Alla Statale di Milano gli studenti hanno occupato l’ateneo e si preparano allo sciopero generale. A Genova sono state annunciate assemblee straordinarie al rettorato di Balbi 5 e un picchetto al Istituto Ruffini, mentre a Roma proteste si sono tenute anche al liceo scientifico Morgagni. “La mobilitazione di ieri alla stazione di Napoli è solo un inizio. Lo avevamo detto e lo faremo”, “blocchiamo tutto”, annuncia la Rete Napoli per la Palestina, che ha convocato una nuova manifestazione in piazza del Carmine.

Anche i sindacati hanno deciso di schierarsi, proclamando uno sciopero generale per la giornata di domani. “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema” ha dichiarato la Cgil. “Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto” ha affermato l’Usb. Già in mattinata, il segretario della Cgil Maurizio Landini aveva sottolineato che “di fronte a un eventuale blocco, a sequestri, arresti” il sindacato sarebbe stato “pronto a proclamare, in modo tempestivo, uno sciopero generale”, ribadendo che “un atto di quella natura in acque internazionali è un atto di guerra contro chi vuole svolgere una missione per riaffermare la pace”. Non si è fatta attendere la replica del ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno sciopero generale improvviso”. Il fermento resta alto negli atenei e nelle scuole da nord a sud. Occupata la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza e diversi licei nelle principali città. “Siamo l’equipaggio di terra della Flotilla pronti a sostenere con iniziative di protesta i nostri compagni in mare”, hanno scandito gli studenti in conferenza stampa dagli atenei Orientale e Federico II di Napoli, entrambi occupati.


di Redazione