mercoledì 1 ottobre 2025
Il vettore più criticato, ma allo stesso tempo utilizzato, dagli italiani taglia un volo dagli aeroporti romani. Fiumicino e Ciampino, due degli aeroporti più virtuosi d’Europa sono teatro del ridimensionamento in casa Ryanair. Il problema sono le tasse e i costi in crescita. “Per la stagione invernale 2025 taglieremo un aereo a Roma, da 17 a 16 aeromobili, a causa del limite a Ciampino, appena 65 voli al giorno, dell’aumento dell’addizionale municipale negli aeroporti di Roma a partire da aprile 2026 e delle tariffe crescenti a Fiumicino applicate da Adr”. L’annuncio porta la firma dell’amministratore delegato del gruppo, Michael O’Leary, intervenuto in una conferenza stampa a Roma. Il manager ha ribadito che Fiumicino “non è più competitivo” per Ryanair e ha lanciato un appello al Governo ad “abolire l’addizionale municipale” in tutti gli aeroporti italiani.
Una mossa che, secondo O’Leary, potrebbe generare benefici immediati. “Se il Governo taglia l’addizionale municipale sugli aeroporti di Roma noi risponderemo con una crescita esponenziale”, ha spiegato, aggiungendo che Ryanair “è pronta ad investire 4 miliardi di dollari” in Italia, con l’arrivo di 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di passeggeri aggiuntivi all’anno, 250 rotte supplementari e 1.500 nuovi posti di lavoro, se la tassa sarà rimossa “in tutti gli aeroporti”. Il numero uno del colosso irlandese ha evidenziato come l’addizionale comunale “danneggia la crescita del traffico, del turismo e dell’occupazione a Roma”, ricordando che Paesi come Svezia, Ungheria, Albania e alcune regioni italiane “l’hanno abolita”. Per stimolare il traffico e il turismo nella capitale, O’Leary chiede inoltre al governo di “abolire immediatamente il limite artificiale” di 65 voli giornalieri a Ciampino, pari a soli quattro voli all’ora.
Non mancano decisioni drastiche sul fronte internazionale: la compagnia non riprenderà i collegamenti con Tel Aviv, a causa del “rifiuto dell’aeroporto Ben Gurion di confermare gli storici slot di Ryanair per l’estate 2026 e del loro rifiuto di garantire che il Terminal per i voli low-cost rimanga aperto durante eventuali futuri problemi di sicurezza”.
Infine, il Ceo irlandese ha rivolto un attacco diretto alla presidente della Commissione europea: “Accogliamo con favore il rapporto Draghi ma purtroppo l’Ue non ha fatto nulla al riguardo. Ursula von der Leyen è inutile e se non riforma il settore dei controllori del traffico aereo o rendere l’Ue più competitiva, dovrebbe essere sollevata dall’incarico o dare le dimissioni”, ha tuonato O’Leary.
di Redazione