Furlano: la grafologia per scoprire l’invecchiamento cerebrale (Video)

mercoledì 10 settembre 2025


Medicina a Km 0

Apriamo la quinta stagione di Medicina a Km 0, dialogando in video con la dottoressa Carmensita Furlano, grafologa professionale e giudiziario, referente del Cesiog (Centro studi italiano per l’orientamento grafologico) della Regione Calabria.

La grafologia ha le sue origini nel Seicento, ma sarà padre Girolamo Moretti di Recanati ad avere l’intuizione di dedurre la personalità sia attraverso la scrittura che altre forme non verbali come il passo e la gestualità. Molti ne potrebbero mettere in discussione l’attendibilità, poiché si tratta di una tecnica che vanta di dedurre alcune caratteristiche psicologiche di un individuo attraverso l’analisi della grafia.

Sappiamo che il gesto grafico è influenzato dal cervello e può essere modificato a seconda di come ci sentiamo, varia in conformità al nostro stato organico, all’umore, al nostro sistema nervoso. Secondo la dottoressa Furlano, però, non ci si può mascherare davvero dietro la scrittura, volendo dare altre informazioni o un'immagine diversa di sé, perché la pressione sul foglio, la continuità, la velocità, l’impostazione, il movimento della mano, anche con penne diverse, sono molto personali e non controllabili tutte insieme. La scrittura di ciascuno cambia nell’età evolutiva, ma rispecchia il proprio Io. 

Secondo la dottoressa Furlano i grafologi sono in grado non solo di accertare la veridicità di un testamento, una firma su documenti contestati, analisi su sigle, reperti o scritture di varia natura per individuarne l’autenticità o la falsificazione, ma possono essere anche consultati da aziende che vogliono avere informazioni sulla personalità di un candidato o di un dipendente. 

Inoltre, dalla grafia in ambito scolastico si possono riconoscere le difficoltà e gli eventuali disagi che ne possono conseguire, ad esempio se vi sono sulla persona atti di violenza o bullismo. Sappiamo quanti bambini e quanti giovani oggi riportano nelle classi scolastiche difficoltà di scrittura o di gestione dello spazio. Produrre una scrittura comprensibile e adeguata all’età non è cosa scontata.

Un tempo a scuola si facevano i corsi di calligrafia; si trattava di un insegnamento specifico che si svolgeva talvolta con insegnanti della materia.

La dottoressa Furlano ha svolto e pubblicato uno studio sull’invecchiamento cerebrale. La scrittura potrebbe farci scoprire se siamo affetti da patologie degenerative e quindi la grafologia si prefigge di collaborare a stretto contatto con i professionisti della salute per individuare i casi nella fattispecie. 


di Vanessa Seffer