L’educazione alla non violenza

venerdì 23 maggio 2025


Gli studenti e le studentesse del primo, secondo e terzo anno del corso di laurea Educatori Professionali dell’Università di Tor Vergata di Roma in un incontro seminariale condotto dalla professoressa Maura Ianni, docente di Psicologia Generale in collaborazione con il Direttore didattico la professoressa Agnese Orlacchio del Corso di Educazione Professionale coordinato dal professor Luigi Tonino Marsella, si sono confrontati sul tema del femminicidio e dell’importanza del progetto educativo come percorso fondamentale per intervenire in modo preventivo nel contrasto alla violenza di genere. Gli studenti e le studentesse hanno lavorato in gruppo per dare vita a idee progettuali d’intervento nell’ambito educativo, dando vita a slogan originali che hanno posto il focus sull’importanza dell’educazione affettiva quale elemento essenziale in un percorso di prevenzione alla violenza e al femminicidio. 

Gli educatori professionali sono professionisti il cui lavoro è fondamentale per dare voce a nuove opportunità per tanti uomini e donne, ragazzi e ragazze, bambini e bambine in difficoltà e che hanno bisogno di essere sostenuti, accompagnati verso la “conquista” di una nuova opportunità di vita. Gli educatori e le educatrici professionali rappresentano una risorsa fondamentale per la realizzazione di progetti di prevenzione in ambito socio-sanitario all’interno di un team multidisciplinare.

Questi gli slogan educativi anti-violenza ideati dai cinque gruppi che hanno lavorato durante il seminario e che possono rappresentare punti di riflessione significativi da cui partire per poter progettare strategie di intervento nell’ambito della prevenzione della violenza di genere e del femminicidio. 

1) Femminicida: educazione mancata. Siamo il grido di chi non ha più voce 

2) Libera nos a malo

3) Oltre il silenzio. Un bambino a cui si insegna il rispetto diventa un uomo che protegge, non ferisce 

4) Cura Consenso Consapevolezza. La parità non nasce da sola. Comincia da te!I luoghi sicuri li fa chi li attraversa

5) Se riconosco Me non faccio male a Te


di Redazione