mercoledì 12 marzo 2025
Un’opportunità per gli studenti del Lazio. L’educazione ambientale sul nucleare e il trattamento dei rifiuti è al centro del ciclo di visite organizzato dall’Associazione Ripensiamo Roma. L’obiettivo attiene alla promozione di una nuova e diversa cultura dell’ambiente con un focus sulle nuove tecnologie. Partirà dal termovalorizzatore di Pozzilli il programma 2025 di Ripensiamo Ambiente, il progetto promosso dall’Associazione Ripensiamo Roma, in collaborazione con Atia Iswa Italia che coinvolgerà le scuole della Regione Lazio. Nell’ambito dell’iniziativa, venerdì 14 marzo il termovalorizzatore gestito da Herambiente sarà visitato da circa 30 ragazzi, delle classi prime dell’Istituto tecnico nautico “Giovanni Caboto” di Gaeta (Latina). Nei prossimi mesi, sempre nell’ambito del progetto, saranno poi ospitate nell’impianto altre scuole laziali. Il progetto formativo Ripensiamo Ambiente, destinato alle scuole secondarie di primo e secondo grado è un’iniziativa che mette al centro il legame imprescindibile tra la salvaguardia dell’ambiente naturale e l’innovazione tecnologica. Lo scopo è di trasmettere ai giovani informazioni trasparenti e imparziali sull’energia nucleare e una maggiore consapevolezza sull’importanza e sul valore dei rifiuti, senza la quale è impensabile tutelare ogni aspetto legato all’ambiente.
“Ripensiamo Roma intende promuovere una nuova e diversa cultura ambientale, basata sull’informazione scientifica e chiara, rivolta a tutti i cittadini”, spiega Donato Bonanni, presidente di Ripensiamo Roma. “È essenziale che i giovani capiscano le opportunità offerte dal nucleare in un mondo complesso come quello attuale nel quale le crisi geopolitiche possono mettere a rischio l’approvvigionamento di energia. Il nucleare si propone come una fonte energetica pulita e sicura che può dare vita ad un mix energetico sostenibile da integrare con le energie rinnovabili. Questo mix è in grado di assicurare quella continuità nell’approvvigionamento dell’energia che non è sempre garantita dalle fonti rinnovabili. A ciò si aggiunge un notevole vantaggio economico per il nostro Paese, quantificabile in una bolletta energetica meno cara del 40 per cento, così come avviene in Francia, Paese nel quale il nucleare di nuova generazione è ampiamente diffuso”.
Con la visita al termovalorizzatore di Pozzilli i ragazzi coinvolti nel progetto Ripensiamo Ambiente 2025 avranno modo di conoscere il virtuoso ciclo di trattamento di un impianto alimentato da fonti rinnovabili (Iafr), che rappresenta un’eccellenza tecnologica e ambientale in Italia. Nel termovalorizzatore, infatti, entra Css (combustibile solido secondario derivato dalla selezione del rifiuto urbano secco non differenziabile) dalla cui combustione si ricava energia elettrica, con un’immissione in rete di circa 80mila megawattore all’anno, pari al fabbisogno di circa 84mila cittadini e contribuendo in questo modo all’autonomia energetica del Paese. La visita, dopo una presentazione dell’impianto e un inquadramento generale del ciclo rifiuti, seguirà il percorso industriale effettuato dal Css.
di Redazione