Bove: “Chi soffre di mal di schiena è sempre stanco” (Video)

mercoledì 26 febbraio 2025


Medicina a Km 0

Questo mercoledì, per lo spazio di Medicina a Km 0, rincontriamo il professor Francesco Bove, specialista in ortopedia, traumatologia e medicina dello sport, per parlare del mal di schiena; un problema che affligge il 60 per cento della popolazione.

Quando parliamo di mal di schiena intendiamo il dolore che si manifesta nella zona bassa della schiena (la regione lombare). Spesso chiamata lombalgia, si tratta del dolore ortopedico più diffuso al mondo. “La colonna lombare fa parte della colonna vertebrale che ha 33 vertebre ‒ spiega il professore nel video all’interno di questo articolo ‒ situata fra la spina dorsale e l’osso sacro, è costituita da 5 ossa o vertebre, numerate da L1 a L5. Tali vertebre sono separate dai dischi intervertebrali che aiutano ad assorbire gli urti ed impediscono alle ossa di sfregarsi tra loro. Quando uno di questi dischi si rompe, facendo fuoriuscire la parte interna gelatinosa, si crea un’ernia che può premere su un nervo provocando il dolore”.

Chi ne soffre da anni fa quasi l’abitudine al dolore e modifica automaticamente la sua postura. Necessita di più tempo per addormentarsi, spesso ha disturbi del sonno, ne consegue una durata minore e insufficiente del tempo del riposo. Risulta faticoso stare seduti ma anche stare in piedi, ed è necessario rieducare il proprio modo di alzarsi da sedie, letto e divani.

Le forme croniche della lombalgia hanno un impatto economico importante, sia in ambito sanitario che previdenziale e privato.

Oltre alla lombalgia meccanica (ernia al disco), si può soffrire di lombalgia non meccanica, provocata da infezioni, tumori, infiammazioni; oppure di lombalgie dovute agli organi interni come nel caso delle coliche biliari o dei calcoli renali. Ma esistono anche lombalgie che hanno origini psicologiche e di somatizzazione

In un primo momento, quando si presenta il mal di schiena, non è raro fare una sorta di automedicazione con paracetamolo o ibuprofene. Ma se il dolore persiste per giorni, è bene rivolgersi ad un medico specialista, per ridurre il rischio di ulteriori complicazioni e procedere il prima possibile con le adeguate terapie. 


di Vanessa Seffer