“To-Gather”, un progetto per l’inclusione dei rifugiati ucraini in Italia

martedì 25 febbraio 2025


In occasione del terzo anniversario dell’invasione militare russa dell’Ucraina, viene lanciato il Progetto europeo To-Gather. Si tratta di un programma che fornisce un supporto concreto a 140 rifugiati ucraini in Italia, offrendo servizi di assistenza, orientamento e formazione. L’iniziativa si propone di creare un “ecosistema” di supporto per l’inclusione e l’empowerment dei rifugiati ucraini nella Capitale. Il progetto s’inserisce nell’ambito del Programma fondo sociale europeo Plus (Fse+) 2021-2027, ed è promosso da Cuore impresa sociale, Eulab Consulting s.r.l e l’Associazione Donne for peace Ets, con il supporto del Municipio di Roma IX Eur e dell’Istituto dell’Approccio centrato sulla persona (Iacp). Il 3 marzo sarà attivo a Roma presso la Scuola primaria Rosalba Carriera (zona Eur Spinaceto), lo sportello di ascolto che offrirà numerosi servizi: Sportello di ascolto; Counselling; Orientamento per l’individuazione e la messa in trasparenza delle competenze pregresse; Consulenza legale per il riconoscimento dei titoli di studio; Formazione con due percorsi formativi che prevedono un corso di autoimprenditorialità e un corso di italiano avanzato per favorire una piena inclusione culturale nel Paese di accoglienza.

To-Gather è un gioco di parole che sottende dunque un importante significato: quello di mettersi insieme per fare rete, fornendo gli strumenti necessari alla creazione di un ambiente facilitante in un’ottica europea collaborativa e ricostruttiva. “Quello che verrà reso pubblico è un Progetto a cui il Municipio Roma IX EUR tiene molto, perché comprende attività su cui stiamo lavorando alacremente assieme all’associazione Donne for peace”, sottolinea Luisa Laurelli, assessore ai Servizi sociali del Municipio Roma IX Eur. “Dai primi giorni dello scoppio della guerra – prosegue l’assessore – vista la presenza di circa 450 profughi di cui la gran parte donne e bambini presso l’Hotel Mercure di Spinaceto, ci siamo conosciute e, senza che nessuno ce lo chiedesse, abbiamo deliberato in Giunta la costituzione di un Coordinamento di associazioni di volontariato che è ancora attivo per organizzare gli aiuti necessari. Tutte queste realtà le abbiamo avute vicine quando per ben due volte, con la presidente del Municipio Titti Di Salvo, abbiamo impedito il trasferimento in luoghi lontani, in altre province, di mamme e figli. Torniamo a prestare aiuto a queste persone con lo stesso impegno, per restituire al popolo ucraino la sua dignità”. Simonetta Canneti, vicepresidente di Cuore impresa sociale, spiega che “Cuore è una giovane associazione impegnata a sostenere e a contrastare le costanti difficoltà delle utenze vulnerabili e deboli nell’inserimento sociale e professionale. Con il progetto To-Gather la nostra associazione intende mettere a disposizione la propria esperienza e i propri professionisti per attivare azioni concrete che mirino a dare forza ad un piano di accoglienza e di ascolto attivo per le persone vulnerabili come le mamme in fuga dall’Ucraina nel nostro Paese. Lo sportello di ascolto previsto – aggiunge – attraverso un percorso di orientamento, avrà anche lo scopo di sostenere tutte quelle donne che desiderano condividere in un Paese a loro estraneo i propri saperi, la propria esperienza professionale per poter ricostruire un futuro”.

Volha Marozava, presidente di Donne for peace, sottolinea: “Raccogliamo costantemente le difficoltà che le profughe incontrano ogni giorno lungo quel tortuoso cammino dell’organizzazione della loro vita in Italia. Il progetto punta a fornire a queste donne gli strumenti idonei per rispondere alle loro stesse richieste di aiuto. Siamo partiti dalla necessità di comprendere i bisogni di chi ha deciso di ricostruire il proprio futuro qui, nel Paese di accoglienza, ma anche di chi, alla prima possibilità, vorrà fare ritorno a casa propria. Per queste persone, quella di poter essere accompagnati e facilitati in questo complesso processo di integrazione sociale ed economica è una speranza. Per noi, una responsabilità umana collettiva”.

Alberto Zucconi, presidente Istituto dell’approccio centrato sulla persona (Iacp), direttore del Consiglio direttivo della World Academy of Art and Science (Waas), è raggiante. “Un sincero in bocca al lupo! A tutti i componenti di questo progetto che ha il merito di promuovere una accoglienza dei rifugiati ucraini sopravvissuti all’invasione russa, basata su una visone bio-psico-sociale fondata sul rispetto profondo, sulla promozione della dignità e delle capacità di resilienza. Questo progetto promuove delle relazioni sostenibili che beneficeranno non solo i destinatari ma anche le comunità umane che li accoglieranno e coloro che costruiranno un processo insieme agli utenti un processo virtuoso basato sullo sviluppo delle potenzialità di tutti gli stakeholder”.


di Redazione