Pandori dorati

lunedì 3 febbraio 2025


Siamo tutti affranti per il sofferto matrimonio della bella milionaria Chiara Ferragni, tanto che i Tg dedicano più spazio a questi interessanti pettegolezzi che alle malefatte riguardanti il suo rinvio a giudizio… Ma possibile che nessuno si renda conto della gravità della vicenda? Signori, parliamo di bambini! Non è una semplice truffa, perché i truffati non sono (solo) gli acquirenti in buona fede, ma specialmente i piccoli che non hanno potuto beneficiare delle promesse non mantenute da un produttore di dolciumi, che i soldi in più richiesti per l’ospedale Regina Margherita li ha presi e non li ha ridati. L’amministratrice delegata della Balocco casca dalle nuvole e, sorpresa, fa l’innocente: evidentemente non capisce che non si tratta di una qualsiasi scorrettezza commerciale e che, quando si truffano i bambini, la differenza è enorme! Pare abbia versato alla causa promessa solo cinquantamila euro (fra l’altro prima di quella promozione) rispetto ai due milioni e mezzo di euro incassati. Noi riteniamo che un’azione così non si possa risolvere con la semplice restituzione del maltolto, ma meriti un procedimento penale serio! Stavolta, però, abbiamo fiducia nella giustizia, perché i giudici queste cose non le perdonano e si spera che le puniranno a dovere, senza farsi imbambolare come tanta gente dallo zucchero rosa e dal sorriso diabolico di chi lo spargeva, abituata a costruire un piccolo impero raggirando mezzo mondo.

A questo proposito vogliamo estendere il discorso a tutti quelli che hanno fatto della beneficenza il loro lavoro, indirizzando il buon cuore della massa a proprio favore. Strazianti spot di bambini malati martellano gli spettatori, fino a farli sentire colpevoli se non accettano la sollecitazione a donare. Difficilmente, però, chi dona pensa a dove finisca la gran parte dei suoi soldi con queste operazioni, convinto dal pietismo di chi li chiede che le cifre donate finiscano tutte nelle tasche dei bisognosi. Questo succede solo in (piccola) parte e dopo che tutto l’indotto che ci lavora è stato ben pagato. È giusto? Certo, ma in che percentuale? Quanti di quei soldi sono trattenuti per le spese, ancor prima di partire? Andrebbe dichiarato ai benefattori chiaramente: “Il 10 per cento dei vostri euro finirà sì ai beneficiati, ma solo dopo aver pagato i nostri costi e i nostri stipendi!”. Ma uno che dona 2€, per dire, li donerebbe ancora se sapesse che solo 20 centesimi (forse) arriveranno ai promessi destinatari? In pratica è un mondo basato sull’equivoco e chi l’ha capito cerca di arricchircisi.

Purtroppo, c’è un’enorme quantità di creduloni che si fidano e specialmente si lasciano intenerire senza capire di essere raggirati. Gli influencer prosperano perché sono milioni coloro che hanno bisogno di dipendere da qualcuno, evidentemente incapaci di pensare con la propria testa. Pazienza, l’importante però è non permettere loro di esagerare e raggirare i bambini: lo riteniamo ben più di un’esagerazione.


di Maurizio Oliviero