mercoledì 11 dicembre 2024
Medicina a Km 0
Ospite di questo mercoledì su Medicina a Km 0 è il professor Enrico Maria Clini, ordinario di Malattie dell’Apparato respiratorio all’Università di Modena e Reggio Emilia e direttore dell’Unità operativa di Pneumologia presso l’Ospedale universitario di Modena.
Nel video all’interno dell’articolo, abbiamo parlato di polmonite in età avanzata. La polmonite, il killer degli anziani, ogni anno colpisce gli over 65, soprattutto i più fragili a causa di comorbilità come l’insufficienza renale, il diabete e le malattie cardiovascolari. Tutte condizioni che potenzialmente predispongono il paziente anziano a contrarre infezioni. Si stima che oltre il 2 per cento degli anziani residenti in strutture sia affetto da polmonite. Ogni anno, 40 persone anziane su 1000 che vivono in casa sono colpite da polmonite, ma sono fra i 100 e i 250 su mille gli over 65 che prendono la polmonite nelle strutture residenziali assistenziali di lungodegenza.
La polmonite può essere batterica o virale, in base alle manifestazioni respiratorie.
Lo Streptococcus pneumoniae è il batterio più spesso responsabile, causa del 50 per cento di questa infezione; tuttavia, esistono anche altri batteri come l’Haemophilus influenzae, lo Staphylococcus o il Mycoplasma pneumoniae che sono responsabili dell’insorgere della malattia, e possono essere chiamati in causa anche virus, microrganismi atipici come la Clamidia e più di rado funghi.
La demenza è uno dei fattori di rischio. Ma anche dopo un ictus o a causa dell’Alzheimer in fase avanzata, si può non essere in grado di deglutire in modo corretto (disfagia o turbe della deglutizione), ha spiegato il professor Clini, e ciò può sviluppare la polmonite ab ingestis, a causa di residui di cibo sotto le corde vocali o causata dall’ingresso di materiali estranei nelle vie aeree per cui la tosse, che solitamente serve a ripulirle, è insufficiente.
Attenzione, per i pazienti allettati e con pregressa ospedalizzazione ed uso di antibiotici endovenosi, alla scelta dei cibi, ma anche alla somministrazione e alla consistenza. Importante anche la postura per chi non è autosufficiente nel nutrirsi.
Per diminuire i fattori di rischio e prevenire la polmonite è di aiuto il vaccino polisaccaridico, indicato per l’immunizzazione attiva nella prevenzione dell'infezione polmonare che si ripete ogni cinque anni ed è consigliato in età pediatrica e per gli anziani, specie quelli fragili. Oppure il vaccino coniugato, che migliora la qualità e la durata della risposta immunitaria.
di Vanessa Seffer