venerdì 11 ottobre 2024
L’associazione dei sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki è stata “premiata per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari”. È la motivazione che ha accompagnato, oggi a Oslo, l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace del 2024 all’organizzazione antinucleare giapponese Nihon Hidankyo. Il presidente del comitato, Jorgen Watne Frydnes, ha affermato che Nihon Hidankyo ha ricevuto il premio per la pace “per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate”. Toshiyuki Mimaki, direttore dell’organizzazione, ha lanciato l’allarme: “È stato detto che grazie alle armi nucleari, il mondo mantiene la pace. Ma le armi nucleari possono essere usate dai terroristi. Ad esempio, se la Russia le usasse contro l’Ucraina, Israele contro Gaza, non finirebbe lì. I politici dovrebbero sapere queste cose”.
La giapponese Nihon Hidankyo ha affiliati in tutte le 47 prefetture giapponesi, e rappresenta direttamente quasi tutti i sopravvissuti sparsi per il Giappone. Intorno ad essa si è creato un vasto movimento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle catastrofiche conseguenze umanitarie dell’uso delle armi nucleari, ed è soprattutto grazie alla Nihon Hidankyo che si è diffuso in tutto il mondo uno stigma morale contro l’uso di esse ed è stato redatto il Trattato sulla proibizione delle armi atomiche (Tpnw). Funzionari e membri sono tutti sopravvissuti alle atomiche. Il numero totale di Hibakusha sopravvissuti che vivono in Giappone era di circa 300mila nel duemila, poco più della metà nel 2024. Ci sono diverse migliaia di altri Hibakusha che vivono in Corea e in altre parti del mondo al di fuori del Giappone. Nihon Hidankyo collabora con questi altri gruppi nel lavoro per la difesa della vita e dei diritti e si batte costantemente per una moratoria totale delle armi atomiche.
Il progetto Nihon Hidankyo ha inoltre coinvolto diversi giovani sotto i 30 anni e discendenti delle vittime di Hiroshima e Nagasaki lanciando diverse iniziative per trasmettere l’esperienza degli Hibakusha alle generazioni future. Oltre a portare la loro testimonianza in tutto il mondo, i membri dell’organizzazione tengono seminari di alto livello sul Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpwn), conferenze e forum. Lo stesso trattato, adottato dalle Nazioni Unite nel 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021, è la risposta del mondo agli appelli degli Hibakusha e delle persone colpite dai test nucleari in tutto il mondo.
di Redazione