venerdì 30 agosto 2024
Nel 2022 il Nobel per la fisica è stato assegnato ai fisici Allain Aspect, John Clauser e Antoin Zeilinger i quali hanno confermato, con i loro esperimenti sui fotoni, l’entanglement quantistico. Tutto è legato e correlato, tutte le particelle sono connesse tra loro al di là del tempo e dello spazio.
Sussiste una sorta di intelligenza invisibile in ogni particella esistente. Scientificamente si parla di “informazione quantistica”. I tre fisici, infatti, hanno fondato la “scienza della informazione quantistica”.
C’è una entità universale in ciascun essere vivente, e di conseguenza un network capace di veicolare informazioni ovunque e in modo istantaneo. Diremmo “alla velocità della luce” ma è molto più veloce della luce. Albert Einstein, Boris Podolsky e Nathan Rosen hanno mostrato infatti che l’entanglement appartiene alla fisica quantistica essendo altro e diverso rispetto a quanto conosciuto sino ad allora: non ha il limite della relatività.
Prima si pensava che il limite fosse la velocità della luce, che è al contrario superato grazie agli esperimenti sui fotoni che hanno dimostrato che le particelle possono ricevere informazioni in modo istantaneo anche se separate l’una dall’altra da una distanza di migliaia di chilometri.
La materia è energia (E=mc2 di Albert Einstein). Bisogna entrare nella parte energetica della materia per poterla captare, gestire, trasformare, diffondere.
In medicina è in corso da tempo il passaggio alla biofisica rispetto alla biochimica.
Ogni nostro organo emette frequenze. Tutti gli atomi sono entità che si muovono quindi hanno energia, emettono e captano energia. I nostri corpi vibrano ed emettono e captano energia, come tutto il resto della materia. Ogni essere vivente vibra e, vibrando, emana energia. Bisogna riuscire a cogliere questa energia per poterla utilizzare o anche correggere ove disarmonica (la malattia) riportandola ad armonia (alla sanità).
Ma come? Bisogna “leggere” il corpo umano tramite le onde che emette. Ci sono attualmente apparecchi di biorisonanza in grado di recuperare e leggere le frequenze d’organo ed a trasformarle, a dare input di guarigione. Ma come si fa a recuperare le frequenze? Come fa il rabdomante a recuperare le frequenze dell’acqua sotterranea? Lo fa con la mente. Il rabdomante usa la sua mente. Si può usare la mente per recuperare le frequenze. Tutte le frequenze non solo quelle dell’acqua sotterranea del rabdomante.
La nostra mente è anch’essa una entità vibrazionale. Tradizione e antichi sapienti lo hanno sempre detto e professato, insegnato. Si può entrare in relazione con la parte energetica della materia, vale a dire con la componente energetica dell’essere umano ed interagire con essa. Entrare in relazione con l’entità energetica dell’essere umano grazie alla medicina quantistica vibrazionale: si interpretano le onde elettromagnetiche a bassa frequenza emanate dall’essere umano “leggendole”. Non si capisce cosa pensi la persona ma essa emette stimoli energetici che possono essere “letti”. In medicina i conflitti spirituali sono co-fattori della malattia. Le emissioni energetiche dissonanti indicano il conflitto spirituale e dunque la malattia. Rafforzando tramite l’energia la forza di volontà della persona non sana, questa può “raddrizzare” la propria energia. La formula per ottenere guarigione ma anche salute e benessere, gioia, felicità, ricchezza, qualsiasi cosa si desideri è l’intenzione. L’intenzione è semplicemente un comando mente-cervello. La mente e il cervello ampliano lo stato di coscienza. Mente e cervello entrano in quella che è la vibrazione universale, captano dei segnali e li inviano. La nostra mente è una radio ricetrasmittente che bisogna solo imparare ad usare.
“Fare tacere la mente” come dicono molti illuminati, il vuoto mentale è difficilmente raggiungibile. È più facile metterci qualcos’altro nella mente. È proprio la nostra forza di volontà che ci permette di far fare alla mente un altro lavoro emettendo pensieri diversi e azioni positive.
La telepatia? Non è altro che entanglement quantistico. La nostra mente fa parte di una vibrazione universale che è una realtà scientifica. La meditazione? Si prende la mente e la si manda da qualche altra parte distogliendola dai pensieri che la assillano.
Siamo fatti di materia, cioè di energia temporaneamente addensata, in altre parole di elettroni. Si possono “leggere” le forme d’onda che emettiamo, anche a distanza. Possiamo cogliere e codificare l’invisibile.
di Francesca Romana Fantetti