Telegram, il suo fondatore in arresto

lunedì 26 agosto 2024


Telegram, l’ormai noto servizio di messaggistica istantanea, entra nella lente di ingrandimento della magistratura francese e insieme a lui anche il suo fondatore Pavel Durov. Si tratta di un servizio di messaggistica crittografato e gratuito, basato su cloud che viene erogato da Telegram Llc, una società a responsabilità limitata con sede a Dubai. Con quasi un miliardo di utenti in tutto il mondo, gran parte dei quali nelle ex repubbliche socialiste, tra cui Russia e Ucraina, Telegam è diventato, con WhatsApp, uno dei più grandi servizi di messaggistica al mondo. Un successo legato alle sue funzionalità di gruppo di discussione, ma anche alla sua grande assenza di moderazione. Infatti, con Telegram, non è necessario un numero di telefono – seppure ne venga richiesto uno per la registrazione iniziale – e può essere utilizzato su diversi dispositivi nello stesso momento. Lo stesso rende possibile lo scambio di messaggi di testo tra due o gruppi di utenti, messaggi vocali, videomessaggi, fotografie, video e file di qualsiasi tipo fino a 2 gigabyte, così come l’avvio di chiamate vocali e videochiamate cifrate. L’invio di un messaggio può essere, inoltre, programmato, e attraverso l’impostazione di un timer è consentita l’autodistruzione dei messaggi, ovvero l’eliminazione automatica del testo una volta visualizzato dal destinatario, anche per il destinatario stesso. 

Il suo fondatore, un cittadino franco-russo, attualmente anche ceo dell’azienda, la sera del 24 agosto è stato arrestato a Parigi, all’aeroporto di Le Bourget. Aveva viaggiato sul suo jet privato. Era partito dall’Azerbaigian. Il trentanovenne, nato in Russia, vive ormai stabilmente a Dubai dal 2014 dopo essersi rifiutato di consegnare a un’agenzia di intelligence russa i dati ucraini di un altro social network che gestiva. La magistratura francese, tuttavia, lo accusa di essere complice delle attività illegali permesse da Telegram. Il sistema di messaggistica, secondo la polizia francese, non collabora con le forze dell’ordine nelle indagini e grazie alle sue peculiarità l’applicazione Telegram viene utilizzata dai criminali per diverse attività illegali. Il mandato di perquisizione emesso dalla direzione nazionale della polizia giudiziaria francese era condizionato alla presenza di Durov sul territorio francese. Infatti, lo stesso nell’ultimo periodo aveva evitato di recarsi in Europa, viaggiando negli Emirati, nei Paesi dell’ex Unione Sovietica o in Sud America

Un’assenza dovuta anche dagli avvertimenti provenienti direttamente dal Cremlino, che gli domandava maggiore cautela e attenzione dopo aver appreso che l’applicazione di messaggistica era stata impiegata per reclutare gli uomini che hanno sferrato l’attacco al Crocus City Hall, la sala da concerto nella periferia di Mosca. Il suo atterraggio lo porta ora a comparire di fronte a un giudice per un possibile rinvio a giudizio per i reati di terrorismo, traffico di stupefacentifrode, riciclaggio di denaro, ricettazione, materiale pedopornografico e altro ancora. Lo scopo dell’inchiesta francese è quello di portare all’attenzione anche degli altri Paesi europei tale sistema, così da favorire una collaborazione nel contrasto ai contenuti online di natura terroristica e scambiati attraverso il servizio.


di Ila. Carti.