Servizio di fisiatria: a quali pazienti è destinato?

lunedì 5 agosto 2024


La fisiatria, altrimenti nota come medicina fisica e riabilitativa, è una branca specialistica della medicina che si occupa della riabilitazione e del recupero delle funzioni di quei pazienti affetti da patologie muscolo-scheletriche o del sistema nervoso, ovvero malattie che possono causare problematiche motorie, sfinteriche e anche cognitivo. La figura di riferimento è il fisiatra, figura specialistica che spesso collabora con altri specialisti quali neurologi, neurochirurghi, ortopedici e reumatologi. Il suo campo di competenza è piuttosto ampio, ma molti dei casi che conducono un paziente dal fisiatra sono legati a malattie dell’apparato muscolo-scheletrico conseguenti a traumi (per esempio, quelli legati a incidenti o a infortuni sportivi) o malattie degenerative quali, per esempio, l’artrosi e le varie altre malattie reumatologiche. Cardine dell’intervento del fisiatra è la visita fisiatrica, visita specialistica nella quale si valuta, in ottica riabilitativa e di recupero funzionale, lo stato di salute generale del paziente. Se il tuo medico curante ritiene che ti trovi in una situazione in cui possono esserti d’aiuto le competenze di un fisiatra oppure se sei alla ricerca di questa figura specialistica per un tuo familiare, scopri il servizio di fisiatria di Gruppo San Donato, grande gruppo ospedaliero italiano che ha diverse strutture sia in Lombardia che in Emilia-Romagna.

COS’È LA VISITA FISIATRICA EA COSA SERVE?

Come accennato in precedenza, la visita fisiatrica è una visita specialistica condotta da un medico specializzato in medicina fisica e riabilitativa, il cosiddetto fisiatra. In linea di massima, in seguito alla visita il fisiatra sarà in grado di formulare una diagnosi e prescrivere un determinato percorso terapeutico. È però anche possibile che lo specialista richieda ulteriori accertamenti prima di dar via al percorso riabilitativo; generalmente si tratta di esami di imaging quali ecografia, radiografia, Tac (tomografia assistita dal computer) e Rmn (risonanza magnetica). L’obiettivo, che in genere viene raggiunto collaborando anche con altre figure professionali (fisioterapista, reumatologo, geriatra, neurologo), è quello di curare la malattia e recuperare le funzioni del paziente riportandole, nei limiti del possibile, alle condizioni antecedenti la malattia. Nel caso di patologie croniche, l’obiettivo primario è quello di limitare il più possibile la loro progressione e conseguentemente l’impatto che esse hanno sulle funzioni del paziente.

COME SI SVOLGE UNA VISITA FISIATRICA

La prima parte della visita fisiatrica è sostanzialmente simile a quella di altre visite specialistiche. Il fisiatra, infatti, porrà numerose domande al paziente allo scopo di ottenere il maggior numero possibile di informazioni sulla sua storia clinica (malattie avute in passato, eventuali malattie in corso, medicinali assunti) e sulle sue abitudini di vita (alimentazione seguita, consumo di bevande alcoliche, vizio del fumo, livello di attività fisica, professione svolta). Questa indagine è indicata con il termine anamnesi. Il medico specialista visionerà anche tutta la documentazione clinica in possesso del paziente, vale a dire i risultati degli esami di laboratorio (per esempio, gli esami del sangue) e i referti relativi a esami strumentali effettuati (esami di imaging).

La seconda parte della visita è invece dedicata all’esame clinico del paziente e si basa su valutazioni ispettive e palpatorie sia in stazione eretta che in posizione supina. Saranno quindi effettuati test clinici che serviranno a valutare quali siano le capacità funzionali del paziente e quale sia il suo grado di disabilità legato a un disturbo subito in precedenza o in corso (nel caso di patologie croniche). Terminata la visita, il fisiatra, salva richiesta di ulteriori accertamenti, sarà in grado di formulare la diagnosi e di indicare al paziente il percorso terapeutico da intraprendere.


di Redazione