venerdì 2 agosto 2024
Il 2 dicembre 1943 è una data che ha segnato profondamente la storia di Bari. In quella tragica giornata, il porto di Bari fu teatro di un devastante bombardamento, effettuato dalla Luftwaffe, che ebbe conseguenze drammatiche per la città. L’attacco provocò la distruzione di navi cariche di munizioni, tra cui una nave che trasportava un carico segreto di bombe all’iprite, dalla quale fuoriuscirono per alcuni giorni grandi quantità di sostanze tossiche che contaminarono le acque del porto, i militari e i civili nella zona.
Ma come mai i tedeschi concentrarono il bombardamento solo su innocui mercantili ignorando del tutto le navi militari inglesi ancorate al porto? Quante furono realmente le navi affondate dai tedeschi? Cosa trasportavano i mercantili americani? Perché gli Stati Uniti inviarono a Bari il dottor Stewart Alexander, massimo esperto in patologie di guerra chimica?
Questi alcuni degli interrogativi ai quali il professor Franco Introna, ordinario di Medicina legale all’Università di Bari e presidente della Società italiana di Medicina legale, cerca di dare una risposta all’interno del suo libro edito da Mario Adda Editore e intitolato “Il bombardamento di Bari del 2 dicembre 1943. Misteri, incertezze, motivazioni e bugie”.
di Alessandro Cucciolla