giovedì 18 luglio 2024
Polemica rovente in Rai. Sotto accusa da parte del maggiore sindacato interno del gruppo di Viale Mazzini il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca. La questione sollevata è un aspetto secondario dell’informazione complessa del telegiornale: la mancata apertura di domenica 7 luglio alle ore 22, giornata delle votazioni in Francia. Il Comitato di redazione ha denunciato che la testata anziché organizzare una maratona sui risultati di Parigi si sarebbe occupata, su decisione della vicedirettrice Ida Baldi in servizio in quel momento, dell’evento di Pomezia chiamato “Città identitarie”. Errore? Sottovalutazione? Si può sbagliare? Il problema è che all’interno della testata è scattata una “lotta senza quartiere” da quando al vertice non ci sono più gli “amichetti” dell’Usigrai o direttori come Roberto Morrione, Michele Mezza, Andrea Vianello, Mario Orfeo, Antonio Di Bella, tutti della stessa area politica del Pd. A farne le spese Paolo Petrecca, nominato direttore nell’autunno del 2021 (ne era vice) da parte dell’allora amministratore delegato Carlo Fuortes. Prima, pertanto, della nomina di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Il problema della polemica interna alle strutture giornalistiche soprattutto di Saxa Rubra c’è sempre stata. Una volta vennero “atterrati” anche Bruno Vespa, Nuccio Fava, Emilio Fede, persino Daniela Brancati e Bianca Berlinguer. La litigiosità in Rai è nel Dna degli oltre duemila giornalisti e dei quasi mille dirigenti d’azienda. Il contrasto è sempre stato quello di voler gestire il potere. Non furono esclusi i comunisti di Sandro Curzi, Corradino Mineo, Sandro Ruotolo (sempre braccio destro di Michele Santoro) Angelo Guglielmi, gli ex presidenti della Fnsi Giuseppe Giulietti e Santo Della Volpe.
Ora il Cdr di Rai News 24 è andato oltre, attaccando Petrecca di agire “per interessi personali”, facendo riferimento alla partecipazione di una cantante che sarebbe, secondo le accuse, vicina al direttore. Dopo alcuni giorni di attacchi diffusi sui social o nelle bacheche, il direttore Petrecca ha reagito. In maniera inusitata. Non rituale rispetto ai canoni del sindacalismo italiano? Forse. Contro le accuse del Cdr si è rivolto al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti del Lazio per essere tutelato. Si ritiene offeso e calunniato dai membri della rappresentanza sindacale. Per ora il Consiglio ha rilevato che i Cdr hanno il diritto e il dovere (come da contratto) di criticare la Direzione (articolo 6) nell’ambito di una normale dialettica interna. È questo il caso o il Cdr è andato oltre? Il Consiglio ha tuttavia espresso “la preoccupazione per le tensioni tra colleghi e ha auspicato una soluzione interna all’azienda, riconoscendo che le divergenze di vedute sono naturali e fisiologiche”. Dopo l’intervento della presidente della Commissione di vigilanza Barbara Floridia, esponente del Movimento 5 stelle, l’amministratore delegato Roberto Sergio ha specificato che il flusso informativo sulle elezioni francesi è stato ampiamente garantito da tutte le strutture informative della Rai, tanto che tra le ore 22 e le 22.45 di quella domenica circa il 40 per cento del tempo notizia è stato dedicato alle elezioni francesi, per un totale di 321 minuti, copertura proseguita in modo ampio ed esaustivo nei giorni successivi. Osservando gli organici dei media italiani c’è da chiedersi se siano pochi 220 giornalisti in organico a Rai News 24.
di Sergio Menicucci