venerdì 28 giugno 2024
L’Italia dei “furbetti” e dell’evasione, del lavoro nero è stata monitorata dalla Guardia di finanza in occasione delle celebrazioni per il 250esimo anniversario del Corpo. Quando si producono le statistiche sulla ricchezza e sui patrimoni dei cittadini, spesso non vengono considerati i dati delle attività illegali che invece permettono a milioni di persone di vivere con casa, auto, barche e depositi bancari tenuti ben lontani dal fisco. Il fatto grave, è che la lotta al sommerso viene considerata da molti un aspetto secondario rispetto alla produzione regolare. Basta tra l’altro aggirarsi nei vari mercati rionali per rendersi conto che l’attività di un certo tipo di terziario permette di sopravvivere proprio perché viene tassata al minimo, come avviene per i tassisti, i barbieri, gli idraulici e i venditori ambulanti.
Arriva poi la relazione annuale delle Fiamme gialle e si scopre che c’è un mondo sommerso di illegalità, di lavoro in nero, con i drammi dello sfruttamento degli immigrati – scoperti nel 2023 60mila irregolari – e degli incidenti sui cantieri. A conferma di quanto sia diffuso il fenomeno dell’evasione la Gdf registra una crescita dei reati tributari con quasi 20mila denunce e 423 arresti. Le operazioni sospette di riciclaggio sono state 150.500.000, pari al 2 per cento del Pil.
Gli altri due buchi nel bilancio sono il bonus casa e il reddito di cittadinanza, strumenti legislativi utilizzati in maniera illegale. Dei 9 miliardi sequestrati per frodi fiscali la maggioranza sono collegati al bonus casa. Individuati 8.743 evasori totali, con personaggi che esercitavano attività d’impresa o di lavoro autonomo, sfuggendo al fisco con sotterfugi vari con partite IVA false. La Guardia di finanza ha eseguito circa un milione e mezzo di interventi ispettivi che hanno richiesto 110mila indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia (controllo le piazze della droga, racket delle pizzerie e riciclaggio dei provenienti dei supermercati). Non sono mancati i tentativi di utilizzare in maniera irregolare i 9,3 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), di cui l’Italia sta ricevendo la sesta rata. Inoltre, sono state segnalate frodi per 110 milioni di euro (denunciate 670 persone) legate agli aiuti Ue in agricoltura.
Per il reddito di cittadinanza e le pensioni d’invalidità dalla mappa della Gdf è emerso un quadro allarmante: supera il miliardo di euro il valore dei contributi indebitamente percepiti. In materia di appalti pubblici, sono state arrestate 260 persone e denunciate 3.200, con un sequestro di circa 340 milioni. Ben più consistenti, sono state le confische di 3,6 miliardi alla criminalità organizzata, che operava con fittizie intestazioni di beni e cose, con un impegno particolare al contrasto al riciclaggio che ha consentito di passare in rassegna 250mila flussi finanziari sospetti.
Le indagini sulle frodi si sono estese poi alla benzina e alle sigarette (526 tonnellate di tabacchi consumati esternamente al monopolio statale) mentre le indagini sul gioco illegale hanno consentito di scoprire 400 punti clandestini di raccolta scommesse, spesso frequentati anche da minorenni. Le operazioni sospette non escludono neanche le banche e le poste. L’evasione trova sempre nuove strade e sfrutta i punti deboli del sistema, utilizzando meglio della Pubblica amministrazione le competenze tecnologiche. La pirateria dei giornali, film, sport, abbigliamento ha sottratto circa 2 miliardi d’imposte all’erario.
di Sergio Menicucci