giovedì 27 giugno 2024
Non è uno scherzo, purtroppo. In Inghilterra è stato selezionato un team di esperti per rispondere alla domanda se il latte è razzista. Il progetto dell’History of Science Museum di Oxford “Milking it: colonialism, heritage & everyday engagement with dairy”, si interrogherà proprio sulle connessioni tra la bevanda e il colonialismo. La notizia è stata riportata dal Daily Mail il 23 giugno.
Finanziata dall’Arts and Humanities Research Council – al momento non si conosce l’entità del sussidio – la ricerca indagherà sulla “natura politica” del latte e sulle sue “eredità coloniali”: i ricercatori partiranno dalla bevanda per “comprendere come le eredità coloniali influenzano le questioni contemporanee e la vita delle persone” e si interrogheranno “sull’immagine ed il reale aspetto del latte, rivelando l’intima natura politica di questa sostanza”.
Johanna Zetterstrom-Sharp, professoressa associata presso l’Ucl che guiderà la ricerca insieme al dottor JC Niala dell’History of Science Museum di Oxford, ha dichiarato: “Il latte è una lente affascinante per esplorare i processi e il potere coloniale quotidiano, dalla recinzione della terra alle concezioni di igiene, maternità e salute”. La stessa dottoressa che nel 2022, nel corso di un panel “Milk and Whiteness”, aveva puntato il dito contro “l’ossessione del Nord Europa per il latte” definendo come episodio di suprematismo bianco la produzione di massa di latte, dato l’alto tasso di intolleranza al lattosio in molti Paesi non europei o nordamericani.
Inutile chiedere se la stessa intolleranza venga riscontrata con il latte di bufala o di capra, altamente consigliato per le persone intolleranti al latte vaccino oltre che ricco di nutrienti fondamentali... Lo sappiamo, le mucche sono già la causa del riscaldamento globale, non potevano che essere pure razziste!
di Claudia Diaconale