mercoledì 12 giugno 2024
Papa Francesco ci avrebbe preso gusto. Il Pontefice, in un incontro a porte chiuse con i sacerdoti romani, nella cornice dell’Università Salesiana, è tornato a parlare di “frociaggine”. Come si dice: errare è umano, perseverare è diabolico. O divino, nel caso specifico. “In Vaticano c’è aria di frociaggine”, questo sarebbe il complesso pensiero esposto dal Papa ai preti della Capitale, secondo fonti dell’Ansa presenti all’incontro. La frase di Bergoglio – che si commenta da sola – mostra innanzitutto quanto il Pontefice abbia preso dimestichezza con il dialetto della Città Eterna, e poi un vero e proprio problema discriminatorio insito nella dottrina progressista di Francesco. Gli omosessuali possono entrare nella casa del Signore, ma solo dalla navata. Nell’abside, meglio se eterosessuali.
Chi ha queste tendenze, è meglio che non entri proprio in seminario. Per carità, sono comunque “ragazzi buoni”, come ha sottolineato il Pontefice davanti ai sacerdoti, ma potrebbero portare scompiglio in una comunità del genere. La nota diramata dal Vaticano riguardo l’incontro all’Università Salesiana, prova a chiarire: il Papa “ha parlato del pericolo delle ideologie nella Chiesa ed è tornato sul tema dell’ammissione nei seminari di persone con tendenze omosessuali, ribadendo la necessità di accoglierle e accompagnarle nella Chiesa e l’indicazione prudenziale del Dicastero per il clero circa il loro ingresso in seminario”.
L’incontro di maggio scorso con i Vescovi, le polemiche, non sono servite a nulla. Bergoglio è tornato a parlare di omosessualità. Con una differenza: adesso il problema riguarderebbe perfino il Vaticano, non solo i seminari. “Sono intorno a noi, in mezzo a noi”, avrebbe detto Frankie Hi-NRG – nome d’arte del rapper Francesco Di Gesù – ma per Bergoglio non finisce qui. Secondo la Santa Sede, il Papa non avrebbe nulla contro gli omosessuali, ma si sarebbe espresso contro “le lobby”, è questo il senso del discorso. Qualunque cosa voglia dire.
di Zaccaria Trevi