Venezia e i diritti umani

giovedì 23 maggio 2024


La città di Venezia sta divenendo un centro vitale per il rilancio della geopolitica, della diplomazia e per l’affermazione dello Stato di diritto. Dopo i lavori del Festival internazionale della Geopolitica europea, che ha posto Venezia Mestre al centro dell’attenzione mediatica e diplomatica internazionale, la nuova Conferenza di Alto Livello sullo Stato Globale dei Diritti Umani, che si terrà il 24 e 25 maggio presso l’Ufficio Regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa, torna a porre la città al centro dell’agenda politica internazionale.

Nel corso dei lavori verranno affrontate le criticità internazionali in tema di rispetto dei diritti e della democrazia, con approfondimenti sulla ridefinizione del concetto di esilio per i difensori dei diritti umani, la protezione dei diritti umani nei periodi di conflitto bellico, e l’applicazione dei diritti umani per fare fronte alle urgenti tematiche ambientali. La Conferenza di Alto Livello sullo Stato Globale dei Diritti Umani riunisce numerosi esperti internazionali, affrontando sfide che vedono impegnati in prima linea i difensori dei diritti umani. Attesi ospiti di spessore, fra cui Matteo Mecacci, direttore dell’Ufficio Osce per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (Odihr), Mary Lawlor, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei difensori dei diritti umani, Chiara Adamo che dirige la sezione per l’uguaglianza di genere e la democrazia della Commissione Europea e Olof Skoog, Rappresentante Speciale dell’Unione per i Diritti Umani.

In numerosi paesi, i difensori dei diritti umani affrontano crescenti sfide a causa della riduzione delle libertà civili, dell’aumento dei conflitti e dell’intensificazione della persecuzione. La Conferenza di Alto Livello sullo Stato Globale dei Diritti Umani riunisce illustri relatori delle Nazioni Unite, dell’Osce, del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea, insieme ai valevoli premiati di Right Livelihood ed un gruppo di difensori dei diritti umani costretti all’esilio a causa della persecuzione a cui sono soggetti nei loro paesi di origine. Attraverso la lente dei diritti umani affrontiamo la pericolosa intersezione tra conflitti e crisi ambientali, con l’obiettivo di ridefinire il concetto di esilio ed esplorare percorsi per pianificarne gli aspetti concettuali”, ha ribadito Manfred Nowak, segretario generale del Global Campus of Human Rights.

La conferenza intende anche affermare e rilanciare il ruolo dei giovani attivisti nella difesa dei diritti umani. Oltre alle discussioni costruttive, i partecipanti potranno assistere ad alcune performance artistiche, tra cui le poesie di Lisette Ma Neza accompagnate dalla musica di Neil Akenzua e Vernon Chatlein, e il monologo dell’artista Koen Vanmechelen. In un panorama geopolitico in evoluzione, l’Ue ha continuato a difendere strenuamente i diritti umani e la democrazia. Le nuove rivalità geopolitiche servono unicamente a sottolineare il ruolo europeo di un partner affidabile e stabile e di paladino di un ordine multilaterale basato sulle regole. Nell’insieme, il quadro generale relativo a diritti umani e democrazia risulta eterogeneo: se, da un lato, si sono compiuti grandi passi avanti, dall’altro occorre contrastare il problema dell’arretramento del concetto di universalità e di indivisibilità dei diritti umani e del cedimento della democrazia.


di Domenico Letizia