“La giusta frequenza”: giovani reporter della memoria

mercoledì 22 maggio 2024


Le scuole italiane in rete per dire no alla mafia: domani oltre 700 studentesse e studenti riporteranno in vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e i più importanti personaggi vittime della criminalità organizzata nella prima frequenza radiofonica interamente dedicata alla legalità. Una giornata per ricordare la strage di Capaci e le vittime di mafia attraverso la voce registrata, in più di 200 podcast, degli studenti di 30 istituti superiori italiani provenienti da sei regioni diverse. Infatti, andrà in scena l’evento finale del progetto antimafia La giusta frequenza - Giovani reporter della memoria all’interno di una cornice simbolica della legalità romana, il Nuovo Cinema Aquila di Roma, bene confiscato alla mafia, destinato a finalità sociali in particolare per lo svolgimento di attività di educazione al cinema e dato in concessione da Roma Capitale-Dipartimento attività culturali.

Organizzato dalla Fondazione Media Literacy in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, dalle 10 alle 13 avrà luogo la premiazione degli studenti e sarà possibile visitare in maniera gratuita una mostra multimediale (presente al secondo piano del cinema), assistere ai reading e alle presentazioni che si susseguiranno sul palco alla presenza di giornalisti, professori e dirigenti delle scuole coinvolte.

Il progetto, realizzato dai giornalisti e media educator della Fondazione Media Literacy Ets, Ente promotore della legalità, grazie al finanziamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, per tutto l’anno scolastico 2023-2024 ha coinvolto le studentesse e gli studenti dei licei di ben sei regioni italiane (fra le quali anche il Lazio, con ben 13 scuole) in laboratori di giornalismo radiofonico con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sulle morti innocenti per mano della mafia e per contrastare ogni forma di criminalità organizzata attraverso racconti multimediali.

Dopo il successo del 21 marzo – Giornata della memoria e dell’impegno – in cui le frequenze di Hotblockradio, Radio Zai.net e Radio Jeans hanno mandato in onda le trasmissioni realizzate dalle scuole sul tema dell’antimafia e della legalità, La giusta frequenza torna con un nuovo appuntamento da non perdere, questa volta nella cornice del Nuovo Cinema Aquila, nel quartiere romano del Pigneto.

La giornata sarà l’occasione per ricordare le vittime della mafia attraverso la narrazione dei media: una mostra multimediale, dibattiti, letture e presentazione di una selezione di podcast realizzati dai ragazzi, ascoltabili anche in diretta nazionale per 24 ore consecutive sul primo network radiofonico nazionale partecipato da studenti e studentesse delle scuole superiori italiane.

Dopo i saluti istituzionali iniziali, con il ringraziamento del presidente della Fondazione Media Literacy, il dottor Renato Truce e della segretaria generale, la dottoressa Lidia Gattini, verrà proiettato un video che ripercorrerà i momenti più emozionanti del laboratorio con foto e video scattate agli studenti. Momento centrale la consegna degli attestati di partecipazione a una rappresentanza delle classi che hanno aderito al progetto. Prenderanno parte all’evento anche funzionari in rappresentanza della Dirigenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Così Renato Truce: “La giusta frequenza ha rappresentato un’opportunità straordinaria e innovativa per la nostra Fondazione impegnata a promuovere i valori della legalità e della giustizia sociale tra studentesse e studenti attraverso l’alfabetizzazione all’uso del mezzo radiofonico, fornendo loro uno strumento per discutere, riflettere e diffondere messaggi positivi sulla legalità. In un’epoca in cui i mezzi di comunicazione hanno un impatto significativo sulle percezioni e sul comportamento delle persone, La giusta frequenza sfrutta il potere della radio creando un ponte diretto tra i giovani e la comunità”.

A seguire, le parole di Lidia Gattini: “La giusta frequenza non è solo un esempio di come l’educazione possa innovarsi e rendersi protagonista nel dibattito civico, ma rappresenta anche un modello replicabile ed estensibile a tantissime scuole, che potrebbe ispirare altre iniziative in Italia e all'estero. Con il suo approccio diretto e partecipativo, dimostra che è possibile, e necessario, investire nelle nuove generazioni come portatrici di cambiamento e nuove prospettive. E mentre tante radio continuano a diffondere musica, notizie e intrattenimento, La giusta frequenza trasmette qualcosa di altrettanto essenziale: la speranza in un futuro forgiato sull’integrità e sull’impegno civile. E questa, azzardiamo, è la frequenza più giusta di tutte”.


di Redazione