La Rai risponde a Discovery: Giletti e Chiambretti su Rai 3

venerdì 19 aprile 2024


Interventi gestionali e crescita dei ricavi pubblicitari hanno permesso alla Rai di approvare un bilancio che chiude la gestione in attesa dei nuovi vertici, i quali saranno decisi a ridosso delle elezioni europee (prima o subito dopo). La risposta alle tante domande seguite alle uscite di Bianca Berlinguer, Lucia Annunziata, Massimo Gramellini, Fabio Fazio e Amadeus l’hanno fornita la coppia Roberto Sergio (amministratore delegato) e Giampaolo Rossi (direttore generale) al termine di una doppia riunione del Consiglio di amministrazione del gruppo di viale Mazzini.

Voto compatto, anche della presidente Marinella Soldi che proveniva da Discovery, a eccezione di Davide Di Pietro rappresentante del personale in quota Cgil. Contrario il direttivo dell’Usigrai che ha ottenuto dai comitati di redazione un pacchetto di 5 giorni di sciopero. I risultati dell’annata sono stati invece giudicati positivamente dai vertici del settimo piano di viale Mazzini, dove sembra quasi certo il posto di futura presidente per Simona Agnes, la giornalista figlia di Biagio.

Il quadro economico, nonostante la riduzione del canone da 90 a 70 euro all’anno, presenta un indebitamento ridotto di 82 milioni sulle previsioni, anche se resta elevato, superando i 568 milioni di euro. Inoltre, il percorso che individua il piano industriale avrebbe in cantiere due novità: la cessione di quote di Rai Way che detiene un consistente numero di torri di trasmissioni e il trasferimento momentaneo della sede di viale Mazzini, quasi sicuramente nel palazzo ex Wind su via Cristoforo Colombo poco dopo l’edificio della Regione Lazio. Sono anni, infatti, che si parla di ristrutturare il complesso edilizio con il cavallo dello scultore Francesco Messina, sia perché non più rispondente alle nuove impostazioni gestionali, sia perché è stata accertata una presenza massiccia di amianto da eliminare, in base alle nuove norme ambientali.

Si infittiscono, intanto, le voci sul nuovo board nel quale dovrebbe entrare il giornalista Alessandro Casarin in quota Lega, Chiara Valerio in quota Partito democratico, Alessandro Di Majo per il Movimento cinque stelle e Angelo Mellone per Fratelli d’Italia (i 4 consiglieri di nomina delle Camere che sarà fatta entro il 31 maggio) ai quali aggiungere i due consiglieri scelti dal Ministero del Tesoro, azionista di maggioranza e il confermato Di Pietro in rappresentanza del personale. I giochi sono comunque ancora aperti.

Uscito Amadeus, entrano in palinsesto Massimo Giletti, in prima serata il giovedì su Rai 3 e Piero Chiambretti con una striscia quotidiana. L’obiettivo è consolidare la Terza rete confermando Report di Sigfrido Ranucci, Presa diretta, La confessione del braccio sinistro di Marco Travaglio, Peter Gomez e bloccando con un contratto biennale, dopo la pensione, Federica Sciarelli (Chi l’ha visto?). La vicenda Warner Bros. Discovery ha dato una scossa. E le tre reti generaliste (Rai 1, Rai 2, Rai 3) intendono mantenere saldamente il primato rispetto a Mediaset e al colosso americano.


di Sergio Menicucci