L’Ue e la protezione dei bambini nei conflitti

martedì 23 gennaio 2024


Una priorità che coinvolge ogni Stato. Sulla protezione dei bambini nelle zone di conflitto armato intervengono anche organizzazioni internazionali e regionali, nonché attori non statali, organizzazioni non governative e la stessa società civile. Gli eventi di questi mesi in Medio Oriente, così come in Ucraina e nei tanti conflitti in corso nel mondo, testimoniamo la tragica attualità di questo tema. Per queste ragioni, oggi, al Parlamento europeo di Bruxelles, si tiene la conferenza sulla protezione dei bambini in conflitto armato organizzata dall’Intergruppo dell’Europarlamento sui diritti dell’infanzia, con la partecipazione della Rete universitaria per i bambini nei conflitti armati (Unetchac). Interverranno, tra gli altri: il vicepresidente del Parlamento europeo, Marc Angel; il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič; il direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, Ghada Waly. Per Unetchac saranno presenti: Fausto Pocar, Laura Guercio, Giovanna Gnerre Landini e Paolina Massidda. Ospiteranno l’evento i co-presidenti dell’Intergruppo sui diritti dell’infanzia, l’onorevole Caterina Chinnici e l’onorevole Milan Brglez.

L’Unione europea è chiamata a giocare un ruolo centrale per affrontare le nuove sfide e i devastanti conflitti in cui i bambini sono sempre più le principali vittime, e per tale motivo deve assumere un ruolo fondamentale nel far fronte alle attuali prove umanitarie dei conflitti armati, specialmente per la globale tutela dei bambini. È proprio a questi ultimi che l’attenzione delle istituzioni, delle organizzazioni internazionali, della società civile e della comunità accademica deve assolutamente rivolgersi mettendo in atto strumenti e politiche adeguate per attuare azioni concrete; tra questi strumenti vi sono certamente le Linee Guida dell’Unione europea per la promozione del diritto umanitario internazionale (Diu). “Le Linee Guida dell’Ue saranno al centro della discussione della conferenza”, afferma Laura Guercio, segretaria generale di Unetchac, “considerando la drammatica situazione dei bambini in conflitto armato in diverse regioni: dall’Ucraina alla Repubblica Democratica del Congo, alla Siria, e ai territori palestinesi e israeliani”.

La conferenza mira a sottolineare l’importanza di un impegno multinazionale congiunto per rafforzare la protezione dei bambini in situazioni di estrema vulnerabilità. Durante l’evento, la Rete universitaria per i bambini nei conflitti armati presenterà il proprio rapporto su “Le Linee guida europee e il Diritto umanitario internazionale. Implementazione delle Linee guida dell’Ue sulla promozione della conformità al Diritto umanitario internazionale in relazione ai bambini nei conflitti armati”, risultato di un approfondito studio condotto dagli esperti Unetchac, al fine di offrire delle raccomandazioni per potenziare l’azione dell’Unione europea in tale ambito. Nel corso dell’iniziativa si metterà in luce anche l’importanza di promuovere una partecipazione sempre più attiva dei giovani nei processi decisionali e nel dibattito pubblico per l’affermazione della pace e della sicurezza.

“La testimonianza data da studenti e giovani ricercatori del Network, alcuni dei quali provenienti da aree colpite da conflitti armati”, afferma Giovanna Gnerre Landini, responsabile per Unetchac per le relazioni con università, studenti e associazioni, “contribuirà certamente ad arricchire il contenuto di questa importante occasione di condivisione su tematiche di pressante attualità”. Il convegno è un passo avanti nella ricerca di soluzioni pratiche per affrontare le sfide reali legate alla sicurezza dei bambini e vuole offrire un’opportunità cruciale per discutere e promuovere azioni concrete, al fine di garantire una migliore protezione, cambiamenti tangibili e un futuro più sicuro. Nello stesso modo, i valori, la storia e gli strumenti dell’Unione europea sono importanti e saldi riferimenti a fronte di queste sfide. “Unetchac auspica e sostiene che l’Unione europea possa e debba svolgere un ruolo ancora più significativo nel proteggere i diritti fondamentali dei più vulnerabili durante situazioni di conflitto, in particolare dei bambini. Viviamo in un momento storico estremamente delicato, a fronte del quale occorre ricordare e riaffermare l’importanza della tutela dei diritti fondamentali e la tutela della pace”, conclude la segretaria generale del Network, Laura Guercio.


di Redazione