venerdì 5 gennaio 2024
Rosa Di Caprio è avvocato divorzista e si occupa di diritto di famiglia da oltre 20 anni. Durante la sua esperienza ha seguito centinaia di casi fra separazioni, divorzi, affido minori e questioni patrimoniali. Numerosi sono stati i suoi interventi sui media e in tv nella materia in questione. Ha patrocinato separazioni e divorzi di ogni tipo, a partire dalle coppie con figli con intolleranza di convivenza, fino a casi più complessi di tradimento e di violenza familiare.
Avvocato Rosa Di Caprio grazie per aver accettato il nostro invito a rilasciare questa intervista. Quando ha iniziato ad occuparsi dei tanti reati che avvengono dentro le famiglie, oggi conosciuti come “Codice rosso”?
Da oltre 20 anni mi occupo di diritto di famiglia. Nelle crisi familiari, le ipotesi di violenza endofamiliare sono sempre più frequenti. Non solo nei confronti delle donne ma anche nei confronti degli uomini.
Mobbing, violenza privata, stalking, minacce da parte di parenti di amanti, quanto sono in aumento?
L’attenzione mediatica sta certamente riscuotendo le coscienze di chi ne è vittima, sensibilizzando nelle denunce ma anche sollecitando idee e strategie di strumentalizzazioni.
Le denunce, dicono i dati delle forze dell’ordine, sono in aumento ma ancora poche rispetto ai reati. È così?
Sicuramente l’aumento è dovuto ad una grande sensibilizzazione sul tema. Tuttavia, la denuncia non sempre garantisce la tutela della vittima. Su 1000 denunce, solo 100 vengono rinviati a giudizio.
Siamo abituati a leggere di reati perpetuati contro madri e mogli. Quanto, invece, non si da spazio alle violenze subite da mariti e padri?
Questo è un tema a me molto caro sul quale ho scritto un libro: “La Battaglia dei papà”. Le violenze sui mariti e padri hanno forme molteplici, spesso silenziose e molto dolorose. Sono violentati non solo fisicamente, ma anche economicamente privati di abitazione, di risorse economiche ed ancora e soprattutto spesso privati dei figli.
Quindi, dalle sue risposte, ci pare di trovare conferma: i reati sono molteplici, le vittime spesso non denunciano. Le nuove norme del “Codice rosso” come hanno agevolato l’iter delle denunce?
Il Codice rosso consente una corsia preferenziale. Una velocità istruttoria di non poco rilievo. L’autorità giudiziaria tende a snellire ed a ridurre i tempi del processo.
Infine, in base alle sue esperienze professionali cosa si sente di consigliare ad un figlio, una figlia, una madre o un padre che subiscono violenze (anche psicologiche)?
Cercare aiuto in professionisti esperti sia dal punto di vista psicoterapeutico, per acquisire la consapevolezza di essere vittime di violenza che non può essere giustificata, sia dal punto di vista giuridico civile e penale.
di Alessandro Cucciolla