Soumahora Chiara

mercoledì 20 dicembre 2023


Il web è il regno del contrario del contrario, comunque. E noi, vecchi cronistacci allevati nel mito di Pansa-Ottone-Biagi e pochi altri maître à penser, non riusciamo a capire che la storia è cambiata: potere e fantasia a internet. Perché le regole le fanno i giocatori mentre dribblano. E se atterrano un avversario, sono loro che decidono se c’è il rigore e da quale parte. Ora, lei è pentita e ha già incassato l’assoluzione dallo strato basso degli imbecilli (certamente non pochi) con tante lodi per chi riconosce l’errore: essere stata sgamata evidentemente non importa.

Le gerarchie delle notizie non tengono più conto della consistenza, ma solo delle pruderie: si avvicina Natale e i morti in Medio Oriente disturbano le cene con la tovaglia buona. Già da tempo Gaza aveva scalzato l’Ucraina, su cui erano sorti tanti dubbi e poi che noia, non succedeva più niente di notiziabile. La cronaca on demand è la Netflix della nostra vita. E occuparsi di frivolezze non crea dunque più imbarazzo, perché il gossip è diventato social in tanti sensi. E questa nuova logica permette di invertire le parti e di concentrarci sulle prossime mosse: la botta di sdegno ha già raggiunto il suo apice e a questo punto entrano in campo i sìperòisti, quelli che vogliono distinguersi per la capacità di trovare giustificazioni anche a un sadico infanticida. Abbiamo già assistito alla contrizione, e poi quanti criticoni, e poi vorrei vedere voi, e poi è comunque mamma, e poi guardatela, senza trucco, così grigia, è proprio uno straccio.

E sull’altra ala avanzano i poverinisti, quelli che credono nel pianto e chiedono a gran voce la prova dell’igrometro. È vero, ha copiato il nero con gli stivali e moglie griffata. Ma in un’epoca analfabeta fondata sulle immagini lei è più credibile di lui, e sta già mettendo mano al joystick per rimandare ai mittenti i droni che la volevano bombardare. Adesso tutti davanti agli schermi a vedere come userà gli attacchi per riavviare il processo di beatificazione.

In fondo, Santa Chiara aveva ottenuto da Gregorio IX un privilegio, quello della Povertà Assoluta. La Ferragni ha cinque anni per celebrare l’ottavo centenario di questa concessione papale, ed è già lì che si prepara. Iniziando da questa, un’occasione pandoro.


di Gian Stefano Spoto