Ue, preoccupa la violenza sulle donne in Italia

venerdì 22 settembre 2023


Il comitato dei ministri del Consiglio dell’Unione europea ha fortemente criticato la “risposta inefficace e tardiva” delle autorità italiane rispetto alle denunce di violenza domestica subita dalle donne. La valutazione è arrivata dopo aver analizzato i dati forniti da Roma. I numeri sono stati accolti “con preoccupazione” dall’Ue, poiché mostrano “una persistente alta percentuale di procedimenti per violenza domestica e sessuale archiviati nella fase delle indagini preliminari, un uso limitato degli ordini di protezione e un tasso significativo di violazione degli stessi”.

La Corte europea dei diritti umani – che si occupa anche di violenza sulle donne – ha condannato l’Italia a causa della “risposta inefficace” alle denunce, dopo aver esaminato diversi casi giudiziari dello Stivale. Entro il 30 marzo 2024 quindi, il nostro Paese dovrà rispondere alle perplessità Ue con un documento ufficiale. Da qui, il comitato dei ministri ha chiesto una serie di informazioni dettagliate, nonostante i passi in avanti fatti dalle autorità italiane con “la loro continua determinazione a prevenire e combattere la violenza domestica e la discriminazione di genere”, ha ammesso il Consiglio. Ma la preoccupazione Ue deriva da – a detta del comitato – “una percentuale costantemente elevata di procedimenti relativi alla violenza domestica e sessuale  interrotti nella fase istruttoria, un uso limitato di ordinanze cautelari e un tasso significativo di violazione della stessa”.

Ora Strasburgo è in attesa di una valutazione ufficiale, completa di statistiche sui procedimenti per violenza domestica e gli ordini di protezione (e le violazioni di questi ultimi). Infine, l’Ue ha chiesto al Governo italiano indicazioni sulle “azioni concretamente intraprese e i progressi tangibili raggiunti” attraverso le misure indirette comprese nel piano nazionale per eradicare pregiudizi e atteggiamenti che alimentano la violenza di genere.


di Redazione