L’alba a Tor Bella Monaca

giovedì 21 settembre 2023


“Mai chiamarle borgate di fronte agli assessori, ricordarsi che sono periferie” è un passaggio de Il contagio, romanzo di Walter Siti. Un testo dove “la parola borgata ritorna, sulla bocca dei suoi abitanti, quando vogliono lamentarsi delle loro condizioni e denunciare l’abbandono: So’ tanti che vengono a fà ricerche sulle borgate, e io je dico sempre famo a cambio… si volete capì qualcosa delle borgate, ce venite a stà du’ anni e io me trasferisco a casa vostra”.

Questo il profumo che viene tratteggiato fuori dal centro della città. E chissà se è lo stesso avvertito all’alba a Tor Bella Monaca, zona del Municipio VI della Capitale governata dal presidente Nicola Franco, il quale invoca – come rifornito ai nostri taccuini – un metodo Caivano anche per Torbella. Da queste parti si registrano i blitz del 7 e del 15 settembre, uno dopo l’aggressione al prete antispaccio Don Coluccia e l’altro dopo l’omicidio di Daniele Di Giacomo. Oggi l’intervento interforze: 300 gli uomini impiegati. Nel quartiere giungono Polizia, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, Polizia locale di Roma Capitale, Vigili del fuoco. L’obiettivo è ripristinare “la legalità” e svolgere “un’azione antidegrado”. Presente pure il personale di Acea, Ama e del Servizio giardini del Comune.

“Al di della presenza dello Stato – confessa Franco – c’è la risposta della popolazione, ci sono vicini”. Ma i problemi di Tor Bella Monaca vengono a galla solo adesso? “Sicuramente no, erano già noti – replica il presidente del Municipio VI – il fatto è che adesso c’è più incisività. L’aggressione a un prete, la bottiglia contro una volontaria, l’omicidio. La situazione era colma, si erano spinti troppo in là. Dobbiamo recuperare i nostri spazi”.

Nella sede del VI Municipio, poi, va in scena la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, spiega che l’operazione interforze “è la dimostrazione che si sta lavorando a una strategia condivisa da tutte le istituzioni, per il rafforzamento della legalità e del decoro”. E che ci sarà “la riqualificazione dei piani terra in cui ora le persone svolgono attività di spaccio. Vogliamo realizzare nuovi spazi comuni”.

Il bilancio redatto dai carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca e della Compagnia e del Gruppo di Frascati, supportati da unità cinofile del Nucleo carabinieri di Santa Maria di Galeria vede dieci perquisizioni a persone di interesse operativo e ispezioni nelle parti comuni e vani ascensori all’interno del complesso noto come “ferro di cavallo”, in via dell’Archeologia. I militari dell’Arma, grazie anche al fiuto del cane Nathan, sequestrano 295 dosi di cocaina, 10 di hashish e 2 di marijuana. Nel sottoscala di una palazzina spunta pure un fucile ad aria compressa calibro 22, per uso sportivo da poligono. Durante i controlli, viene fotografato pure un cornetto. Su un muretto. E di certo non è la colazione del campione ma, presumibilmente, di una vedetta i cui compensi giornalieri variano, a seconda dei rischi.

Due uomini, un italiano e uno straniero, sono denunciati per tentato furto: vengono sorpresi a smontare un’auto parcheggiata su via dell’Archeologia. Rintracciate due persone risultate destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati in materia di droga: saranno arrestate. Il capitano Giuseppe Viviano, comandante della Compagnia dei carabinieri di Frascati, contattato dall’Opinione, illustra i nascondigli del materiale rinvenuto, come intercapedini, vani ascensori, o spazi vuoti. Insomma, punti individuati “per renderci la vita più difficile”. 

Ulteriori controlli puntano ad arginare il fenomeno degli allacci illeciti alle reti di distribuzione delle utenze di luce, acqua e gas. Quattro i soggetti denunciati per furto. Quattro alloggi Ater vengono sgomberati, come rivelato dalla Regione Lazio in una nota: “Non possiamo sottolineare abbastanza quanto sia stato fondamentale il coinvolgimento attivo della comunità locale per il successo di questa operazione. La partecipazione e il supporto dei residenti di Tor Bella Monaca hanno dimostrato che quando la comunità si unisce per affrontare le sfide, si possono ottenere risultati positivi e duraturi. Continueremo a monitorare attentamente la situazione a Tor Bella Monaca e ad adottare misure efficaci per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i suoi abitanti. Inoltre, lavoreremo in stretta collaborazione con la Prefettura di Roma per costruire un futuro migliore per questa comunità. Siamo fermamente convinti che, con il sostegno di tutti gli attori coinvolti possiamo creare un ambiente più sicuro, prospero e inclusivo per tutti i quartieri della capitale che vivono situazioni simili”. Infine, una squadra di 10 operatori dell’Ama con il supporto di mezzi speciali (un compattatore Csl, una spazzatrice, quattro veicoli a vasca) effettua operazioni di spazzamento, lavaggio, pulizia e raccolta dei rifiuti in via dell’Archeologia.

Arriveranno altri giorni. E forse anche altre albe. La notte ne Il contagio è descritta così: “Magari in via dell’Archeologia ci andate domani, co’ un bel sole… adesso no, manco si ve portate Sansone, de notte er cane pure pò passà un brutto quarto d’ora”. Eppure ci sono spiragli di luce. Come il messaggio lanciato dal capitano Viviano: “I cittadini ci hanno applaudito. E ringraziato. Lo hanno fatto con forza. Sono cose che danno maggiore determinazione alla nostra azione”. Insomma, è importante mantenere un seguito al lavoro sinergico. Per garantire un supporto ai cittadini. E per consegnare loro gli spazi terminati, purtroppo, nelle mani sbagliate.


di Claudio Bellumori