Montessori, e luce fu: gli alunni della prima media avranno la classe

giovedì 14 settembre 2023


Le chat WhatsApp che ribollono. E un messaggio, alle 17,02, che mercoledì 13 settembre suona così: “Abbiamo appena appreso la notizia che l’Usr (Ufficio scolastico regionale) ha dato il via libera ed è stata attivata la classe prima media del nostro IC Montessori Pini. Facciamo un grosso in bocca al lupo a tutti i ragazzi che venerdì 15 (domani, ndr) settembre iniziano questa nuova avventura!”.

La vicenda l’avevamo raccontata nei giorni scorsi. E riguarda il plesso situato in via di Santa Maria Goretti, a Roma, nel Municipio II, all’interno della zona nota come Quartiere Africano. Diciassette bambini, fino a poche ore fa, erano senza classe (sperimentazione Montessori), perché questa non era stata autorizzata dall’Ufficio scolastico regionale.

Nelle ultime settimane la storia, dove la burocrazia sembra quasi voglia metterci il cappello, finisce sulle pagine dei giornali e anche in Comune. Qui una mozione bipartisan viene approvata a difesa dell’Istituto comprensivo Montessori-Maria Clotilde Pini, che, nell’ambito della sperimentazione nazionale, attiva la prima scuola media integralmente ispirata al metodo Montessori.

Non solo. Viene redatta un’interrogazione rivolta al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Mentre i genitori scrivono al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A cui dicono: “Diciassette alunni iscritti alla prima media non hanno una classe e si stanno scontrando con grandi difficoltà per la ricollocazione nelle scuole limitrofe mentre gli alunni iscritti alla seconda media vedranno d’improvviso cambiare l’approccio educativo ricevuto lo scorso anno, con un corpo docente pressoché nuovo, non formato al metodo Montessori, che comporterebbe la fine inspiegabile del progetto”.

Ieri, come indicato, il sospiro di sollievo. “Ma c’è un però”. Ovvero, il nodo legato aò personale docente. Già, perché – come specificato dai genitori nella missiva inviata al Capo dello Stato – i ragazzi della seconda media avranno degli insegnanti non formati con il metodo Montessori. Stessa cosa potrebbe accadere pure per gli alunni della prima classe. Oggi, la dirigente scolastica incontrerà le mamme e i papà, prima del suono della campanella, previsto per domani. Nell’occasione, verrà fatto il punto della situazione.

Genitori che, in un comunicato, ribadiscono: “Abbiamo appreso con gioia l’attivazione della nuova prima media a metodo Montessori presso la nostra scuola e vogliamo davvero ringraziare l’attuale Dirigenza dell’Usr Kazio per essere riuscita ad affrontare in extremis una problematica che aveva ereditato”.

“Tuttavia, ricordiamoci che la media Montessori non si improvvisa. Per applicare il metodo e proseguire il percorso straordinario intrapreso lo scorso anno servono docenti formati. Per questo motivo, per attivare la didattica a metodo Montessori, sono necessari professori che abbiano seguito il percorso di formazione: 500 ore di corso in un arco temporale di un anno”.

Infine chiosano: “Sappiamo che c’è assoluta volontà delle Istituzioni di voler fare entrare a pieno titolo (ex articolo 11 Dpr 275/99) la nostra scuola nella sperimentazione nazionale Montessori e abbiamo fiducia che le azioni che verranno poste in essere nelle prossime ore (in primis la nomina dei docenti) andranno nella direzione della piena valorizzazione e realizzazione della didattica a metodo Montessori”. Per qualcuno il bicchiere “è mezzo vuoto”, perché senza un corpo docente formato la sperimentazione risulterebbe a rischio, andando a inficiare il quid montessoriano e la sua specificità.

Ai posteri l’ardua sentenza.


di C.B.