Ai, i lavoratori sono a rischio alcol e insonnia

sabato 17 giugno 2023


Chi lavora con l’Intelligenza artificiale rischia insonnia e alcolismo: lo rivela uno studio. Operare con l’Ia vuol dire trovarsi a contatto quotidianamente con una delle tecnologie più avanzate dell’epoca, ma per molti dipendenti può significare anche insonnia, alcolismo e isolamento. Lo ha dimostrato uno studio dell’American Psychological Association (Apa), pubblicato sul Journal of Applied Psychology. I ricercatori dell’associazione hanno condotto quattro diversi esperimenti: uno negli Stati Uniti, uno a Taiwan, in Indonesia e in Malesia. “Il rapido progresso dei sistemi di Intelligenza artificiale sta dando il via a una nuova rivoluzione industriale che sta rimodellando il posto di lavoro con molti vantaggi, ma anche con alcuni pericoli inesplorati, tra cui impatti mentali e fisici potenzialmente dannosi per i dipendenti”, ha dichiarato Lili Tang, assistente alla cattedra di Management presso l’Università della Georgia. “Gli esseri umani sono animali sociali e l’isolamento del lavoro con i sistemi di intelligenza artificiale (Ia) può avere effetti dannosi sulla vita personale dei dipendenti”, ha continuato l’accademica.

Ma lavorare a contatto con questa tecnologia può anche dare dei vantaggi. Secondo lo studio dell’Apa, i dipendenti che più sfruttano l’Ia sono gli stessi più propensi ad aiutare e collaborare con i colleghi, ma anche questo comportamento potrebbe essere spinto da un sentimento di solitudine, o dalla necessità di contatti sociali. Inoltre, i soggetti con livelli più elevati di ansia da attaccamento, insicurezza e preoccupazione hanno risposto in maniera più marcata al lavoro su sistemi di Intelligenza artificiale in maniera positiva (aiutare gli altri) che in maniera negativa (solitudine e insonnia). “L’Intelligenza artificiale, continuerà ad espandersi, quindi dobbiamo agire subito per ridurre gli effetti potenzialmente dannosi per le persone che lavorano con questi sistemi”, ha detto Lili Tang. I risultati della ricerca hanno appurato la connessione tra il lavoro con l’Ia e un senso generico di alienazione negli utenti che hanno a che fare con questa tecnologia quotidianamente, che spesso sfocia in comportamenti autodistruttivi come l’alcolismo. Questo, soprattutto in individui che già presentano alti livelli di ansia sociale e insicurezza.


di Redazione