Detenuti, il Garante: “Troppe persone nelle carceri per pene lievi”

giovedì 15 giugno 2023


Secondo Mauro Palma sono troppi i detenuti nelle carceri italiane. Ma, a suo avviso, il dato più inquietante riguarda il fatto che molti sono dietro le sbarre per scontare pene di lieve entità. Inoltre, la capienza dei posti è decisamente inadeguata. Nella presentazione della Relazione annuale alla Camera dei deputati, detto il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale fornisce i dati relativi alla popolazione carceraria.

“Nella prima Relazione al Parlamento di questo Collegio – afferma Palma – abbiamo riferito il dato di 54.653 persone detenute nel 2016. Al primo giugno di quest’anno, le persone detenute in carcere sono 57.230; 2.504 sono donne, mentre ne erano 2.285 sette anni fa. Dati comparabili, sebbene in aumento di più di 2.500 persone detenute: la capienza, già allora carente, è aumentata dal 2016 solo di mille posti regolamentari”. Palma spiega due dati che “indicano mutamenti: la percentuale delle persone straniere in carcere è diminuita dal 34 al 31,2 per cento; particolarmente diminuita, è un dato positivo, è la percentuale di coloro che sono in carcere senza alcuna condanna definitiva, passando dal 35,2 al 26,1 per cento nel corso di questi anni. Resta alto, ed è andato aumentando, il numero di persone ristrette in carcere per scontare condanne molto brevi: 1.551 persone sono oggi in carcere per scontare una pena, non un residuo di pena, inferiore a un anno, altre 2.785 una pena tra uno e due anni”.

Per il Garante, “la loro presenza in carcere interroga il nostro tessuto sociale: sono vite connotate da una marginalità che avrebbe dovuto trovare altre risposte, così da diminuire l’esposizione al rischio di commettere reati. Penso sia ormai il tempo di agire per togliere al carcere ciò che non è possibile che rientri nella sua capacità di azione. Confido che su questo il Parlamento saprà impegnarsi. A nessuno può sfuggire la rilevanza che nell’ultimo anno e in quello attuale ha assunto il numero di suicidi delle persone ristrette. Oggi, il numero di persone detenute che hanno scelto di togliersi la vita è già salito a 30 con in più altri 12 decessi per cause da accertare – alcuni dei quali attendibilmente classificabili in futuro come suicidi – mentre scorre la ventitreesima settimana dell’anno”.


di Redazione