Il dramma delle spose bambine

giovedì 4 maggio 2023


Una stima inquietante: 640 milioni di ragazze e donne in vita sarebbero state date in moglie durante l’infanzia, ovvero 12 milioni di ragazze all’anno.

Questo è quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Unicef, secondo il quale la percentuale di giovani donne sposate nel corso dell’infanzia è diminuita dal 21 per cento al 19 per cento rispetto alle ultime stime pubblicate cinque anni fa. La riduzione globale dovrebbe essere 20 volte più rapida per raggiungere l’obiettivo di Sviluppo sostenibile di porre fine ai matrimoni infantili entro il 2030. Nonostante i progressi compiuti, una giovane donna su 4 si sposa ancora prima del 18esimo compleanno in Asia meridionale. L’India è ancora un terzo del totale globale.

L'Africa subsahariana, con il secondo maggiore tasso a livello mondiale di spose bambine (20 per cento) dista oltre 200 anni dal porre fine a questa pratica.

Catherine Russell, direttore generale dell'Unicef, ammette: “Le crisi economiche e sanitarie, l’intensificarsi dei conflitti armati e gli effetti devastanti del cambiamento climatico costringono le famiglie a cercare un falso senso di rifugio nel matrimonio precoce. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire il loro diritto a un’istruzione e a una vita autonoma”.

Le ragazze che vivono in contesti fragili, secondo l’analisi, hanno il doppio delle probabilità di diventare spose bambine rispetto alla media mondiale. Ancora Russell: “Abbiamo dimostrato che i progressi per porre fine ai matrimoni precoci sono possibili. Ma è necessario un sostegno costante alle ragazze e alle famiglie vulnerabili. Dobbiamo concentrarci sulla permanenza delle ragazze a scuola e sulle opportunità economiche”.


di Redazione